Prefazione

Lunedì 30 luglio 2007 – Milano – km 60880

Domani si parte, il Terrano è pronto, sto controllando le ultime cose e sembra che tutto torni, sono emozionato e soddisfatto per come mi sono mosso fino a questo momento. La preparazione penso sia stata veramente accurata anche nei dettagli.. ora è giunto il momento di mettere alla prova quello che ho fatto.. solo sul campo potrò vedere se serviva altro! Ogni giorno (connessione permettendo) vorrei aggiornare il sito, o meglio qualche pagina tra le quali questa.. Dovrei riuscire a scaricare dal mio orologio gps anche gli spostamenti giornalieri. Per poterli visualizzare basterà aver installato Google Earth e cliccare sull’ itinerario della giornata che interessa.

Scarica il Programma free

Google Earth

 Google Earth per Windows (2000, XP, Vista)

  Google Earth per Linux

 In Strada

Martedì 31 luglio 2007 – km 61230

Finalmente si fa sul serio anche se oggi è una semplicissima giornata di trasferimento, partito alle 17,00 da casa mi son fermato ora a prendere fiato. Mi trovo dopo Fréjus in un autogrill.. ma fra poco riprendo il viaggio, infatti ho avuto problemi con l’antenna del modem del pc.. e così domani mattina punto a fermarmi a Montpellier, nella speranza di trovare una soluzione.

itinerario 1 -  itinerario 2

 

Mercoledì 01 agosto 2007 – Km 61482

Sono arrivato a Montpellier e dopo varie peripezie mi ritrovo alle ore 9,00 in attesa che apra il centro SAB, un negozio che fa parte di una catena informatica. Incrocio le dita e aspetto! Da qui in circa 40km raggiungerò Sète da dove parte sta sera il traghetto. Il negozio SAB non è riuscito a far nulla e neanche gli altri 5 posti tra specialisti in telefonia e elettronica. Così decido di incamminarmi verso Sète, a mezzogiorno mi ritrovo con i biglietti in mano, tutto in regola e già in fila!.. così incomincio a sistemare un po’ i bagagli, più per ammazzare il tempo che altro, quando vedo un di quei banalissimi stringolini con l’anima in metallo che si usano per far su i cavi elettrici.. proviamolo.. e a quanto pare la connessione funziona.. se tutto va bene potrò aggiornare il sito.

 

Giovedì 02 agosto 2007 – Traghetto

Oggi più che una giornata di viaggio è una di attesa! Si aspetta che la nave macini le sue miglia marine, si aspetta per il pranzo, si aspetta per la cena.. ed io che non amo aspettare.. soffro! Fortunatamente ieri sera per digerire, vista la presenza della polizia e della dogana marocchina sulla nave, ho cominciato ad avviare le pratiche per il mio soggiorno.. è stata una gran mossa, son capitato al momento giusto nel posto giusto.. mentre scrivo ora la gente è lì che si accalca per le formalità.. tutti in coda e aspettano, con bambini in braccio, gente “profumata”, altri fumano, con la nave che solca le onde ma lascia percepire un mare non proprio calmo. Tornando al problema comunicazione, sono rimasto deluso da Vodafone, caspita fino alla partenza sembrava che fosse tutto perfetto e anche a un costo umano.. ora che son partito e ho fatto attivare l’opzione internet (che sia il centro Vodafone che il sito della compagnia telefonica dicevano valido per il Marocco) ad oggi non è invece sfruttabile in questo paese.. e così punto non appena arrivo al porto, ultimate le formalità doganali, prelevato qualche dirham (dh) e fatta l’assicurazione RCA per la Terry, a recarmi in un centro di telefonia mobile(forse Méditel), chiacchierando sulla nave sto prendendo informazioni. Il mare abbastanza mosso m’induce a spingermi sul ponte a far due passi! Domani sarà un bel giorno di prova.. devo sistemare un bel po’ di cose affinché il mio progetto fili liscio. Per adesso.. un buon the alla menta.

album fotografico

 

Venerdì 03 agosto 2007 – km 61760

Pensavo di arrivare al porto di Tangeri quasi in orario (circa per le 9,00) ed invece mi ritrovo in macchina per le 11,30, finalmente sono pronto a scendere a terra, fa discretamente caldo, il forte vento in questo caso mi da’ una mano, le pratiche doganali filano tutte lisce anche se i tempi sono assai lunghi.. finalmente per le 14,30 riesco ad accendere definitivamente il motore, l’assicurazione che si può fare direttamente in dogana può essere pagata in euro (80,00euro circa per un mese), e così mi ritrovo a Tangeri nel caos di una città nel pieno del suo fermento alla ricerca di un bancomat per prelevare almeno 2000 dh (circa 200 euro). Eppure questa cosa all’apparenza facile e banale non si dimostra tale.. prima due banche senza connessione poi un’altra ancora non accetta la mia tessera.. comincio a pensare a un pin sbagliato, invece è giusto! poi il cassiere di una banca mi dice che non tutti i bancomat marocchini sono abilitati alle nuove tessere con microcip.. altro giro altro banca.. fortunatamente poi con l’aiuto di un altro cassiere proviamo insieme ed ecco i soldi tanto desiderati uscire dal benedetto trabiccolo.. ora si può ragionare, posso cominciare a muovermi, negozi Méditel per comprare una tessera marocchina non ce ne sono in vista e così mi lancio in autostrada fino a Larache, poi proseguo via statale per Ksar El Kebir, poi Souk El Arba du Rharb giungendo finalmente a Meknès. Questa statale dal fondo appena sufficiente, piena di camion carichi di frutta, tappeti e di tutto un po’ comincia a far mostra della vita dei marocchini fuori dalle grandi città, nella loro semplicità tutto è cadenzato, sempre uguale, un ritmo diverso dal mio sicuramente, ma il sole picchia forte qui! A 80km/h sento che i raggi mi scaldano le braccia! E vederli lì sul ciglio della strada in attesa che passi un GranTaxi  mi fa riflettere quanto qui sia dura la vita! Giunto a Meknès ormai a sera, trovo rifugio nell’ Hotel Ouislane (185dh+10dh per parcheggiatore) un po’ fatiscente ma abbastanza pulito se non fosse per quei due ex-inquilini scarafaggi.. oserei definitivamente ex! Ma tutto questo qui è normale! Un giro per il centro della vita serale mi porta a un piccolo localino “Restaurant chez Mimi”, inutile dirlo Mimi non l’ho vista ma con 46 dh mi son gustato un discreto couscous, più coca, più l’immancabile acqua! Cerco un centro di telefonia mobile Méditel ma inutile dirlo non ne sanno niente di connessioni e così camminando trovo in un sotterraneo un circolo di internet.. perfetto! Il ragazzo gentilissimo mi avvisa che l’unica società marocchina con connessione ad internet per pc con tecnologia tipo gprs è la Wana che ai suoi utenti da il suo modem che si chiama Baym, mi aggiunge anche che non sa se può funzionare bene nel deserto e che i costi sono di 1000 dh per il modem con un mese di internet, poi si continua a ricaricare al bisogno.. a questo punto guardo il suo listino.. con 6 dh posso connettermi da lui per un’ora.. Comincio a riflettere sulla maggiore facilità di aggiornare e il sito e le prescrizioni direttamente da un internet-caffè! Del resto la mia pennina ha già dentro tutti i programmi impostati e completi di tutto, pin compresi.. penso sia stata questa una gran mossa! Non escludo comunque la possibilità di provare la connessione gprs con Vodafone.. chissà magari funziona ed il costo non è distruttivo! L’unica maniera è provare direttamente sta sera!.. e a quanto pare non funziona! Perfetto farò il tutto da un internet-caffè!

itinerario - album fotografico

 

Sabato 04 agosto 2007 – km 62155

Sveglia di primo mattino, ho due idee in testa, la prima è fare colazione, la seconda e ripassare per la via dell’internet-caffè, esaudite queste necessità, più tranquillo e sereno, mi lancio nella tappona della giornata e così attraverso l’Atlas passando per il bellissimo Paysage d’Ito poi, non senza aver incontrato delle simpatiche scimmiette in mezzo a bellissimi cedri, Azrou, Col du Zad, Midelt.. sulla strada verso Rich mi fermo a fare due foto, subito un bambino accorre con un sorriso,lo riconosco è quello dell’anno scorso.. torno in macchina e gli do’ un cappellino, mi guarda strano e così lo appoggio su un paletto a bordo strada, lo saluto e mi giro, il piccolo corre se lo mette in testa e mi strappa un altro sorriso, nessuna foto potrebbe uguagliare quel che ho provato in quel momento e mi è venuto in mente il racconto dell’incontro tra il Piccolo Principe e la volpe. Passo le Gorges e la valle dello Ziz.. in quest’ultima per l’esattezza a Er Rachidia mi ritrovo coi morsi della fame! Così dopo aver fatto il pieno, mi dirigo verso un ragazzo che mi fa segno per un ristorantino! Con poco meno di 50 dh me la cavo in scioltezza, proseguo la mia strada accompagnato per un pezzo dal ragazzo fino alla Source bleue de Meski, dove ha un negozietto per turisti.. inutile dirlo un ragazzo un po’ guida, un po’ venditore.. bhè alla fine si è guadagnato un pacchetto di sigarette ma niente di più! Riprendo il viaggio verso Erfoud, il mio amico Idir alla mia telefonata è subito pronto e così tra un the alla menta ed una chiacchierata dopo un giro nel Souk del paese e aver comprato 6 bottiglie d’acqua mi dirigo nel deserto dietro Idir.. Ora mi trovo a scrivere nella mia tenda con al mio fianco il Terrano che mi presta la corrente, sono a 30 metri dal campo di Idir, a 30 metri dalla toilette che posso scegliere in qualsiasi direzione e sotto un mare di stelle, poi dimenticavo ho mangiato in famiglia.. mi sento un po’ a casa!     

itinerario - album fotografico

 

Domenica 05 agosto 2007 – km 62251

Comincio col dire che dormire in tenda non è una gran comodità, ma sarei stato fortunato a star sotto a delle stelle che solo in questi posti sono tanto luminose! Ed invece mentre mi accingevo a spegnere il pc e a sistemare due cose, la tenda comincia a muoversi e presto mi ritrovo dentro nella tenda ricoperto di sabbia.. tempo di mettere le cose al sicuro e la tenda si gonfia, ben due picchetti fissati al terreno con delle sane martellate si staccano dal suolo! Ad un certo punto i pali flessibili si piegano e io mi ritrovo il tetto della tenda a un palmo dal naso, le mie gambe allargate che puntano gli angoli della stessa cercando di mantenere una parvenza di forma a questa Ferrino che sotto le grinfie della tempesta ne resta in balia. Non so quanto sia durata ma ho dormito a tratti, in due ho tre momenti ho provato non solo paura ma soprattutto impotenza davanti a tanta forza della natura! Tra dormi e veglia la mattina arriva in fretta e così per prima cosa monto la bicicletta che ho promesso a Idir per il figlio, poi una veloce colazione in famiglia chiacchierando con il fratello del mio amico guida Mustapha, che ridendo mi spiega che qui è tutto normale che talvolta quel vento dura un’ intera settimana e sono costretti a barricarsi come posso in attesa che tutto smetta. Le ore passano liete in famiglia. Idir, Mustapha ed io circondati da tutti i piccoli della famiglia curiosiamo tra tutto ciò che ho portato sul tetto, prendono qualche cosa e cominciamo a pensare a come distribuire tutto il resto e soprattutto da dove cominciare la sperimentazione.. si pensava di cominciare dai gruppi familiari che vivono nelle tende dietro alle dune, per far ciò passiamo ovviamente per pista dall’amico del magazzino berbero che li conosce molto bene.. sfortunatamente torna domani dalle Gorges du Todra e così decidiamo di andare al villaggio di Khemlìya, conosciuto come il paese della musica, Idir mi presenta al capo villaggio o meglio al capo dell’associazione per la musica che segue anche la scuola e conosce bene tutti.. Ci parlo per un’ora scarsa.. Perfetto domani alle 9,00 si comincia. Tutto soddisfatto ritorno con Idir al campo base tempo di bere un the e ci ritroviamo in mezzo a un’altra tempesta di sabbia, la tenda si piega e un paletto della struttura non regge al vento e così in fretta e furia Mustapha ed io smontiamo alle meno peggio la ferrino, e ci dirigiamo all’internet-caffè di Merzouga per poi andare all’ Auberge du Sud, tra sterrati in mezzo alla sabbia sollevata dal vento  e al buio, i fari non bastano, stento a capire la pista e così mi lascio guidare dalle indicazioni dell’amico berbero.. ma come fanno?.. io non ci vedevo proprio! Cena tipica e squisita una sistematina al pc, lavatina alla maglietta e domani si comincia!

itinerario 1 -  itinerario 2 - album fotografico

 

Lunedì 06 agosto 2007 – km 62323

Mustapha ed io ci siamo messi d’accordo per partire alle 8,15 dall’Auberge du Sud, pertanto mi sono piazzato la sveglia sul cellulare per le 7,00.. così da aver il tempo di sistemare due cosine prima di uscire.. peccato che non ho aggiornato l’ora sul mio telefonino e così alle 5,00 locali mi ritrovo con gli occhi aperti, meglio! ho potuto avere l’opportunità di fare due foto in pace anche se a dir il vero ai piedi della duna c’era già un po’ di gente per vedere il sorgere del sole. Dopo una buonissima colazione prendiamo il Terrano e cominciamo a raggiungere la strada verso Khemlìya.. curiosi di vedere in che stato è il lago, proseguiamo lungo una pista, rispetto all’anno scorso il bacino è molto più piccolo ma sempre ricco di uccelli.. sempre per serrati riprendiamo il cammino fino al paese della musica. Qui uno del gruppo Gnaoua ci accoglie nella stanza principale dell’ associazione e dopo un the e aver ascoltato questi in un assolo per noi due, comincio a far sul serio.. 20 minuti dopo è tutto pronto per cominciare. Mi ritrovo in una stanza con molte persone che attendono e mi dispiace.. ma alla fine alle 13,00 quando smetto sono esausto.. per la pausa andiamo al magazzino berbero di Atman che ci accoglie con la proverbiale ospitalità berbera, cibo e gentilezza non sono mai abbastanza qui e tra una chiacchiera e l’altra scatto un po’ di foto agli oggetti esposti, così l’amico potrà avere del materiale per farsi fare un sito.. Alle 15,45 si riparte per  Khemlìya.. e ricomincio gli esami visivi, smetto a pezzi alle 19,00 e torniamo all’albergo, sono veramente stanco e così mi affido alla guida di Mustapha. Doccia, cena e poi la preparazione delle prescrizioni.. pensando ai sorrisi di oggi, posso dire di essere soddisfatto! Domani ancora! Buonanotte.

itinerario - album fotografico

 

Martedì 07 agosto 2007 – km 62491

Oggi è stata un’altra giornata molto faticosa, sveglia presto, salto (ossia pista per raggiungere il paese di Adrouine) a un internet-caffè per inviare mail e aggiornare il sito, per poi proseguire gli esami a Khemlìya, la giornata l’ ho passata qui nel paese della musica con il capo del villaggio come assistente che gestiva i controlli visivi e un altro volenteroso che mi traduceva dal francese all’arabo e viceversa.. si è creato un team affiatata dir poco incredibile.. oggi 27 controlli visivi, giusto due ore di pausa che me le sono giocate nel cercare un posto che pensavo di ricordare per mangiare con Mustapha. La giornata prosegue veloce con il villaggio che mentre faccio il mio mestiere mi offre il the e mi coccola alla sua maniera. Alle 18,00 riesco a finire tutto, smonto tutto e carico la Terry ormai di colore giallo arancio da tutta la sabbia che la ricopre.. si parte per andare verso la tenda d’ Idir dove c’è anche l’altro fratello.. e così lasciato Mustapha in famiglia rientro in albergo per pista ormai al buio e ovviamente con il vento che aumenta! Son sicuro di essere passato davanti all’Auberge du Sud ma non l’ ho visto e così, ritrovatomi ad Adrouine, ritorno indietro un pezzo sulla strada asfaltata per poi seguire una piccola indicazione su una pista che ai miei occhi di notte è praticamente invisibile.. ormai con gli occhi fuori sul cofano, mentre il vento soffia deciso alzando una nube di sabbia raggiungo l’ albergo doccia, cena squisita, buon caffè ed eccomi che scrivo mentre il vento soffia sempre più forte. Si spalanca la finestra.. vado a chiuderla e son già nuovamente insabbiato. 

itinerario 1 - itinerario 2 - album fotografico

 

Mercoledì 08 agosto 2007 – km 62381

Sveglia presto ma non troppo, una , una buona colazione in compagnia di sei turisti italiani e poi, una volta caricato il Terrano, mi lancio sulla pista per raggiungere l’asfalto e continuare su strada per Rissani, tempo di una sosta per aggiornare il sito ed inviare la mail con i dati raccolti ieri, faccio il pieno al 4x4 e al gruppo elettrogeno. Alle 11,00 sono alla tenda di Idir.. Mustapha mi avvisa che sfortunatamente oggi l’amico non c’è perché ha dovuto accompagnare un vicino all’ospedale. Speravo di cominciare a fare il giro dietro le dune verso l’Algeria e vedere un po’ come me la cavavo a far due controlli visivi nel nulla alle famiglie berbere che abitano di là ma oggi non si può e così mi do un po’ allo svacco, mi ritrovo sotto la tenda berbera e dopo aver incontrato qui dei turisti e bevuto con loro un the in compagnia di Mustapha, mi rendo conto di quanto sia diverso il mio approccio alla cultura berbera rispetto al turista medio, sarà l’abitudine di viaggiare in moto, sarà il fatto che parto sempre dal concetto che quando si va in un paese straniero bisogna abituarsi alle loro abitudini e adeguarsi sarà.. ma in effetti non mi erano molto simpatici questi spagnoli che ho incontrato.. troppo schizzinosi e distaccati, sinceramente non lo trovo giusto. Tra una chiacchiera e l’altra mi addormento per poi risvegliarmi giusto giusto per il pranzo che la mamma di Mustapha ha preparato.. couscous con formaggio di capra e un po’ di carne sempre di quest’ultima, non contenta ci porta anche una Tajine.. per poi proseguire con una bella anguria. Qui in Marocco è infatti abitudine mangiarla come del resto anche il melone. La giornata prosegue a Erfoud con un giro nel souk e ad un altro internet-caffè sistemiamo la mail di Mustapha e controlliamo la mia. La giornata scorre veloce e ormai giunte le 19,00, una volta accompagnato l’amico alla tenda punto via pista a rientrare all’Auberge du Sud.. e con la luce ci prendo al primo colpo, qui mi danno una nuova stanza ancora più bella e al prezzo speciale riservatomi anche i giorni avanti.. se qui solitamente la gente paga 200 dh a testa per dormire in una doppia o quadrupla e se si è soli 250 o 300 a seconda.. a me hanno mantenuto il prezzo da gruppo ma in effetti sono in una camera doppia con un bellissimo arredamento etnico ed un bagno degno di essere fotografato (io a certe cose ci tengo).. fa caldo, se si toccano le lenzuola si sente che emanano calore.. è il deserto! Anche il mio pc ha la tastiera che scotta o quasi, è giunta l’ora di ritirarsi, oggi niente itinerario con l’orologio gps, ho fatto alla fine poca strada e sto imparando a riconoscere la zona. Domani spero di cominciare una nuova piccola sfida!

album fotografico

 

Giovedì 09 agosto 2007 – km 62598

Oggi nulla di fatto nel settore ottico.. Idir non era disponibile e così sta mattina dopo il messaggio un po’ deludente di Mustapha che mi avvertiva della indisponibilità del fratello, mi è venuto un po’ di sconforto, mi sembra quasi di perder tempo, avrei voluto fare il giro delle dune e fermarmi dalle famiglie berbere spostate verso l’Algeria.. nulla di fatto quindi da questo punto di vista e così decido di non mollare comunque il colpo, prendo la  mia Terry e mi dirigo verso la tenda di Idir, circa 20 km di sterrato che cominciano ad essermi familiari, arrivo là e mi sa che il mio orologio gps non ha fatto in tempo a registrare il pezzo di strada.. non importa, tempo di prendere un the e di piegare la tenda che avevamo fatto su alla meno peggio 3gg prima e saliamo in macchina in direzione di Rissani, sta volta quasi via  asfalto superando una Erfoud che alle 11,00 di mattina dà il meglio di sé soprattutto nel piccolo mercato di bestiame. Raggiungiamo Rissani senza nessun problema, stranamente neanche un controllo della Polizia marocchina, la strada è sgombra e sinceramente mi sembra molto strano.. finora all’inizio di ogni paese ho sempre trovato dei posti di blocco anche ben attrezzati con un marchingenio dotato di una serie di chiodi che, quando un sospetto non si ferma, viene buttato direttamente sui pneumatici.. qui non serve la pistola contano i fatti! Chiodi di 8 mm circa di diametro lunghi almeno 4cm saldati a delle barre pieghevoli.. bhè a me incutono timore e al gommista un bel sorriso! Oggi a Rissani è un giorno molto interessante il souk è particolarmente vivo infatti il martedì, il giovedì e se non sbaglio il sabato sono i giorni in cui dà il meglio di sé. Nella regione, a detta di Mustapha, questo mercato ha una grande rilevanza per il bestiame, pecore, montoni, asini tutti lì attendono nuove famiglie. E’ un souk interessante ma nulla a che vedere con quello di Marrakech.. questo è piccolo, impolverato (non c’è cemento né asfalto), ma è sicuramente interessante soprattutto per il fatto che è più per quelli del posto che per i turisti. Abbandonata la cittadina ci ritroviamo in un buon hotel campeggio povero nell’aspetto e nei servizi ma con un’ottima cucina, da qui ci dirigiamo a curiosare il villaggio di Taouz che a tutti gli effetti non è altro che un avamposto militare con un piccolo bar ristorante e con pochi abitanti. Da qui parte la pista verso Zagora, 260 km nel nulla, mi piacerebbe percorrerla ma da solo non mi fido.. certo con 2 fuoristrada la cosa cambierebbe..  Decidiamo di ritornare in dietro e guardando il paesaggio mi rendo conto che la strada asfaltata taglia una piana regolare e perfetta.. infatti questo prima era il fondo di un lago.. ora non rimane altro che uno superficie dura dal colore biancastro dato dal sale mischiato al giallo paglierino della sabbia, più in là verso est le dune prime più scure e quasi rocciose cedono il passo, man mano che ci si avvicina a Merzouga, a quelle vere e proprie sovrastate dalla Gran Duna.. a ovest si vedono le montagne ogni tanto delle piccole lingue gialle fanno apparizione sono dei piccoli depositi di sabbia spostata dal vento. Superato il villaggio di  Adrouine poco dopo una leggera salita e una curva a sx prendiamo a dx per la pista che in un attimo ci avrebbe portato alla tenda di Idir.. ci guardiamo indietro e sta arrivando la tempesta.. non sto a spiegare in cosa consiste, chi non ci cade dentro non può capire, tempo di fare due foto e di guadagnare qualche km, veniamo raggiunti, la sabbia entra dai finestrini e dalle portiere (ovviamente erano chiusi) non si vede più nulla se non una coltre di sabbia che ci viene addosso.. che fare.. ci fermiamo in attesa.. punto il muso contro vento che nel frattempo ha cambiato direzione.. infatti se pochi minuti prima spingeva la sabbia da dietro ora me lo trovo circa davanti. Perdiamo un poco l’orientamento, aspettiamo ancora un po’ poi troviamo un barlume di pista dopo 5 minuti guadagniamo l’albergo vicino alla tenda.. caspita eravamo praticamente lì eppure.. Saluto la famiglia e incomincia a piovere e forte.. nella sfortuna ciò mi agevolerà il ritorno all’ Auberge du Sud, se da un lato le piste diventano meno visibili in quanto la sabbia le ha un po’ nascoste, dall’altro l’acqua caduta ha appesantito il terreno e il vento solleva molta meno sabbia. Giunto all’albergo in fretta, tempo di fare due chiacchiere, doccia e cena e mi ritrovo qui a raccontare questa esperienza.. spero che le foto rendano almeno la metà del reale.. Ho parlato con Mustapha domani si va dietro alle dune verso le altre famiglie berbere.. o almeno spero! Esco dalla camera e vado a curiosare dietro all’albergo.. ci sono delle tende berbere colme di turisti italiani.. provo un po’ di vergogna.. non so perché la provo e basta, sorrido nel pensare che tra quelli che battono i tamburi e fanno un po’ di musica ci sia il mio amico Atman.. il mondo è piccolo anche in Marocco.. ed intanto piove!  

itinerario - album fotografico

 

Venerdì 10 agosto 2007 – km 62871

Oggi ci riprovo.. vado dietro le dune, sì! faccio il giro dell’ Erg  Chebbi e con me ho tutti gli strumenti e gli occhiali che mi son portato dall’ Italia.. vediamo un po’ cosa succede. Sveglia di primissima mattina devo raggiungere Mustapha alla tenda infatti è praticamente da lì che inizieremo il giro, ma prima devo fare due controlli veloci al 4x4 e andare a Rissani per connettermi a internet ma soprattutto per fare il pieno.. cosa non da poco, preferisco in queste zone avere sempre gasolio in più che in meno! soprattutto considerando che potrei imboccare il distributore sbagliato che con il gasolio mi dà una bella dose di acqua dentro.. e va bene aver con sé i filtri ma se posso evitare è meglio! Raggiungo alle 10,15 la tenda e subito ci mettiamo in marcia tra sterrati e qualche piccola duna prego che il tetto del Terrano regga al peso del portapacchi, poi continuano preghiere del tutto simili facendo appello alle mie nozioni di meccanica.. partendo dalla A inizio subito quattro preghiere per gli ammortizzatori.. la pista scorre abbastanza veloce e presto mi ritrovo in una tenda berbera, il capo famiglia sui 50 anni ci offre il the e come d’abitudine restiamo una mezz’ora nell’ozio.. poi Mustapha mi dice di andare a prendere la roba da ottico.. questo signore non ci vede bene e cominciamo subito a preparare la roba.. innalzo il bellissimo banner porta ottotipo e immediatamente si alza il vento.. fortunatamente in questa zona non mancano i massi e così troviamo una soluzione sicuramente grottesca ma funzionale per procedere con l’esame. La luce dello schiascopio è bassissima in confronto a quella che c’è in giro.. ci ritroviamo sotto la tenda, con l’ombrello in parte a lenire i raggi solari ma tutto ciò non basta, non riesco a utilizzare il mio fido strumento! Aspettar sera non mi una buona idea e così si comincia alla vecchia maniera con una serie di prove.. difficilissimo! Italiano-francese-berbero o arabo, dipende solitamente alternati, per poi di nuovo francese-italiano.. fortunatamente l’ottotipo è quello con le E e così mi accontento di un cenno con il dito!  Alla fine si trova la correzione e in macchina ho anche l’occhiale.. perfetto il signore è felicissimo e subito dopo mi ritrovo la moglie e un amico che però non solo ci vedono 11/10 ma hanno anche una bella messa a fuoco per il vicino! Ogni tanto capita.. sinceramente più qui che in Italia.. sarà questione di luce! Alla fine esaminato il gruppo, il capo ci offre il pane fatto da loro alla berbera e il pranzo con loro.. non possiamo fermarci e così  ci fa su il pane in un sacchetto e via! Proseguiamo il giro e ci fermiamo alla casa fatta di terra e paglia dello zio di Mustapha e relativa famiglia, hanno anche la tenda ma tendono a usare quando fa caldo di più queste quattro mura dove in effetti all’interno si guadagnano un paio  di gradi. The e pane intinto in una bacinella con olio di oliva locale sono di norma per gli ospiti e alla fine dopo una mezzora di chiacchiere in berbero.. io stavo zitto e annuivo, comincio il controllo visivo allo zio.. c’è poco da fare un occhio che visto da lontano è già opalino.. figuriamoci visto da vicino.. dice che non ci vede da un sacco di tempo con quell’occhio.. ma con l’altro invece se la cava molto bene, 10/10 non sono male con gli anni che ha sulle spalle.. gli provo il vicino ma in effetti lui non lo usa perché non gli serve.. Che fare? Io non posso far nulla.. e così ci allontaniamo.. lo zio voleva vederci con quell’occhio, ci ho provato in tutte le maniere e spiegargli il perché no.. ma nulla da fare con lui ho fallito e così in automatico con tutta la famiglia! E’ dura, è stato molto più facile al villaggio quattro giorni fa! Risaliti in macchina passiamo altri piccoli paesi semi abbandonati, rispetto all’anno scorso ho la sensazione che un po’ di gente si sia spostata, in effetti i berberi sono nomadi, sono io che rimango legato a una mentalità tipicamente italiana. E così metro dopo metro guadagniamo Mefis, poi Begaa, attraversiamo un vecchio lago ora in secca, il fondo è diventato una crosta di sale liscia ed è un piacere schiacciare un po’ acceleratore. Raggiunto l’asfalto il resto è ormai quasi routine, prima Khemlìya, poi Merzouga ancora su asfalto poi Adrouine ed in fine imbocchiamo la pista per rientrare da Mustapha, ormai non posso più sbagliare.. in questa zona ci sono 2 antenne che ora mi fanno da riferimento.. finché ci sono va tutto bene! Rientro in albergo ormai con il buio, domani parto verso Zagora.. sto un po’ a chiacchierare coi ragazzi di qui.. mi hanno praticamente adottato!

itinerario 1 - itinerario 2 - album fotografico

 

Da ora in poi proseguo il mio viaggio attendendo che vengano montati e spediti gli occhiali.. Per poter leggere il diario integrale del mio viaggio dal primo all’ultimo giorno..

< clicca qui >