Prefazione
Lunedì 30 luglio 2007 –
Milano – km 60880
Domani si
parte, il Terrano è pronto, sto controllando le ultime cose e sembra che
tutto torni, sono emozionato e soddisfatto per come mi sono mosso fino a questo
momento. La preparazione penso sia stata veramente accurata anche nei
dettagli.. ora è giunto il momento di mettere alla prova quello che ho
fatto.. solo sul campo potrò vedere se serviva altro! Ogni giorno
(connessione permettendo) vorrei aggiornare il sito, o meglio qualche pagina
tra le quali questa.. Dovrei riuscire a scaricare dal mio orologio gps anche
gli spostamenti giornalieri. Per poterli visualizzare basterà aver
installato Google Earth e cliccare sull’ itinerario della giornata che
interessa.
Google Earth
Google Earth per Windows
(2000, XP, Vista)
In
Strada
Martedì 31 luglio 2007 – km
61230
Finalmente si
fa sul serio anche se oggi è una semplicissima giornata di
trasferimento, partito alle 17,00 da casa mi son fermato ora a prendere fiato.
Mi trovo dopo Fréjus in un autogrill.. ma fra poco riprendo il viaggio,
infatti ho avuto problemi con l’antenna del modem del pc.. e così
domani mattina punto a fermarmi a Montpellier, nella speranza di trovare una
soluzione.
Mercoledì 01 agosto 2007 –
Km 61482
Sono arrivato
a Montpellier e dopo varie peripezie mi ritrovo alle ore
Giovedì 02 agosto 2007 –
Traghetto
Oggi
più che una giornata di viaggio è una di attesa! Si aspetta che
la nave macini le sue miglia marine, si aspetta per il pranzo, si aspetta per
la cena.. ed io che non amo aspettare.. soffro! Fortunatamente ieri sera per
digerire, vista la presenza della polizia e della dogana marocchina sulla nave,
ho cominciato ad avviare le pratiche per il mio soggiorno.. è stata una
gran mossa, son capitato al momento giusto nel posto giusto.. mentre scrivo ora
la gente è lì che si accalca per le formalità.. tutti in
coda e aspettano, con bambini in braccio, gente “profumata”, altri
fumano, con la nave che solca le onde ma lascia percepire un mare non proprio
calmo. Tornando al problema comunicazione, sono rimasto deluso da Vodafone,
caspita fino alla partenza sembrava che fosse tutto perfetto e anche a un costo
umano.. ora che son partito e ho fatto attivare l’opzione internet (che
sia il centro Vodafone che il sito della compagnia telefonica dicevano valido
per il Marocco) ad oggi non è invece sfruttabile in questo paese.. e
così punto non appena arrivo al porto, ultimate le formalità
doganali, prelevato qualche dirham (dh) e fatta l’assicurazione RCA per la
Terry, a recarmi in un centro di telefonia mobile(forse Méditel),
chiacchierando sulla nave sto prendendo informazioni. Il mare abbastanza mosso
m’induce a spingermi sul ponte a far due passi! Domani sarà un bel
giorno di prova.. devo sistemare un bel po’ di cose affinché il
mio progetto fili liscio. Per adesso.. un buon the alla menta.
Venerdì 03 agosto 2007 – km
61760
Pensavo di
arrivare al porto di Tangeri quasi in orario (circa per le 9,00) ed invece mi
ritrovo in macchina per le 11,30, finalmente sono pronto a scendere a terra, fa
discretamente caldo, il forte vento in questo caso mi da’ una mano, le
pratiche doganali filano tutte lisce anche se i tempi sono assai lunghi..
finalmente per le 14,30 riesco ad accendere definitivamente il motore,
l’assicurazione che si può fare direttamente in dogana può
essere pagata in euro (80,00euro circa per un mese), e così mi ritrovo a
Tangeri nel caos di una città nel pieno del suo fermento alla ricerca di
un bancomat per prelevare almeno 2000 dh (circa 200 euro). Eppure questa cosa
all’apparenza facile e banale non si dimostra tale.. prima due banche
senza connessione poi un’altra ancora non accetta la mia tessera.. comincio
a pensare a un pin sbagliato, invece è giusto! poi il cassiere di una
banca mi dice che non tutti i bancomat marocchini sono abilitati alle nuove
tessere con microcip.. altro giro altro banca.. fortunatamente poi con
l’aiuto di un altro cassiere proviamo insieme ed ecco i soldi tanto
desiderati uscire dal benedetto trabiccolo.. ora si può ragionare, posso
cominciare a muovermi, negozi Méditel per comprare una tessera
marocchina non ce ne sono in vista e così mi lancio in autostrada fino a
Larache, poi proseguo via statale per Ksar El Kebir, poi Souk El Arba du Rharb
giungendo finalmente a Meknès. Questa statale dal fondo appena
sufficiente, piena di camion carichi di frutta, tappeti e di tutto un po’
comincia a far mostra della vita dei marocchini fuori dalle grandi
città, nella loro semplicità tutto è cadenzato, sempre
uguale, un ritmo diverso dal mio sicuramente, ma il sole picchia forte qui! A
80km/h sento che i raggi mi scaldano le braccia! E vederli lì sul ciglio
della strada in attesa che passi un GranTaxi mi fa riflettere quanto qui sia dura la
vita! Giunto a Meknès ormai a sera, trovo rifugio nell’ Hotel
Ouislane (185dh+10dh per parcheggiatore) un po’ fatiscente ma abbastanza
pulito se non fosse per quei due ex-inquilini scarafaggi.. oserei definitivamente
ex! Ma tutto questo qui è normale! Un giro per il centro della vita
serale mi porta a un piccolo localino “Restaurant chez Mimi”,
inutile dirlo Mimi non l’ho vista ma con 46 dh mi son gustato un discreto
couscous, più coca, più l’immancabile acqua! Cerco un
centro di telefonia mobile Méditel ma inutile dirlo non ne sanno niente
di connessioni e così camminando trovo in un sotterraneo un circolo di
internet.. perfetto! Il ragazzo gentilissimo mi avvisa che l’unica società
marocchina con connessione ad internet per pc con tecnologia tipo gprs è
itinerario - album
fotografico
Sabato 04 agosto 2007 – km 62155
Sveglia di
primo mattino, ho due idee in testa, la prima è fare colazione, la
seconda e ripassare per la via dell’internet-caffè, esaudite
queste necessità, più tranquillo e sereno, mi lancio nella
tappona della giornata e così attraverso l’Atlas passando per il
bellissimo Paysage d’Ito poi, non senza aver incontrato delle simpatiche
scimmiette in mezzo a bellissimi cedri, Azrou, Col du Zad, Midelt.. sulla
strada verso Rich mi fermo a fare due foto, subito un bambino accorre con un
sorriso,lo riconosco è quello dell’anno scorso.. torno in macchina
e gli do’ un cappellino, mi guarda strano e così lo appoggio su un
paletto a bordo strada, lo saluto e mi giro, il piccolo corre se lo mette in testa
e mi strappa un altro sorriso, nessuna foto potrebbe uguagliare quel che ho
provato in quel momento e mi è venuto in mente il racconto
dell’incontro tra il Piccolo Principe e la volpe. Passo le Gorges e la
valle dello Ziz.. in quest’ultima per l’esattezza a Er Rachidia mi
ritrovo coi morsi della fame! Così dopo aver fatto il pieno, mi dirigo
verso un ragazzo che mi fa segno per un ristorantino! Con poco meno di 50 dh me
la cavo in scioltezza, proseguo la mia strada accompagnato per un pezzo dal
ragazzo fino alla Source bleue de Meski, dove ha un negozietto per turisti..
inutile dirlo un ragazzo un po’ guida, un po’ venditore..
bhè alla fine si è guadagnato un pacchetto di sigarette ma niente
di più! Riprendo il viaggio verso Erfoud, il mio amico Idir alla mia
telefonata è subito pronto e così tra un the alla menta ed una
chiacchierata dopo un giro nel Souk del paese e aver comprato 6 bottiglie
d’acqua mi dirigo nel deserto dietro Idir.. Ora mi trovo a scrivere nella
mia tenda con al mio fianco il Terrano che mi presta la corrente, sono a
itinerario - album
fotografico
Domenica 05 agosto 2007 – km 62251
Comincio col
dire che dormire in tenda non è una gran comodità, ma sarei stato
fortunato a star sotto a delle stelle che solo in questi posti sono tanto
luminose! Ed invece mentre mi accingevo a spegnere il pc e a sistemare due
cose, la tenda comincia a muoversi e presto mi ritrovo dentro nella tenda
ricoperto di sabbia.. tempo di mettere le cose al sicuro e la tenda si gonfia,
ben due picchetti fissati al terreno con delle sane martellate si staccano dal
suolo! Ad un certo punto i pali flessibili si piegano e io mi ritrovo il tetto
della tenda a un palmo dal naso, le mie gambe allargate che puntano gli angoli
della stessa cercando di mantenere una parvenza di forma a questa Ferrino che
sotto le grinfie della tempesta ne resta in balia. Non so quanto sia durata ma
ho dormito a tratti, in due ho tre momenti ho provato non solo paura ma
soprattutto impotenza davanti a tanta forza della natura! Tra dormi e veglia la
mattina arriva in fretta e così per prima cosa monto la bicicletta che
ho promesso a Idir per il figlio, poi una veloce colazione in famiglia chiacchierando
con il fratello del mio amico guida Mustapha, che ridendo mi spiega che qui
è tutto normale che talvolta quel vento dura un’ intera settimana
e sono costretti a barricarsi come posso in attesa che tutto smetta. Le ore
passano liete in famiglia. Idir, Mustapha ed io circondati da tutti i piccoli
della famiglia curiosiamo tra tutto ciò che ho portato sul tetto,
prendono qualche cosa e cominciamo a pensare a come distribuire tutto il resto
e soprattutto da dove cominciare la sperimentazione.. si pensava di cominciare
dai gruppi familiari che vivono nelle tende dietro alle dune, per far
ciò passiamo ovviamente per pista dall’amico del magazzino berbero
che li conosce molto bene.. sfortunatamente torna domani dalle Gorges du Todra
e così decidiamo di andare al villaggio di Khemlìya, conosciuto
come il paese della musica, Idir mi presenta al capo villaggio o meglio al capo
dell’associazione per la musica che segue anche la scuola e conosce bene
tutti.. Ci parlo per un’ora scarsa.. Perfetto domani alle 9,00 si
comincia. Tutto soddisfatto ritorno con Idir al campo base tempo di bere un the
e ci ritroviamo in mezzo a un’altra tempesta di sabbia, la tenda si piega
e un paletto della struttura non regge al vento e così in fretta e furia
Mustapha ed io smontiamo alle meno peggio la ferrino, e ci dirigiamo
all’internet-caffè di Merzouga per poi andare all’ Auberge
du Sud, tra sterrati in mezzo alla sabbia sollevata dal vento e al buio, i fari non bastano, stento a
capire la pista e così mi lascio guidare dalle indicazioni dell’amico
berbero.. ma come fanno?.. io non ci vedevo proprio! Cena tipica e squisita una
sistematina al pc, lavatina alla maglietta e domani si comincia!
itinerario 1
- itinerario 2 - album
fotografico
Lunedì 06 agosto 2007 – km
62323
Mustapha ed
io ci siamo messi d’accordo per partire alle 8,15 dall’Auberge du
Sud, pertanto mi sono piazzato la sveglia sul cellulare per le 7,00..
così da aver il tempo di sistemare due cosine prima di uscire.. peccato
che non ho aggiornato l’ora sul mio telefonino e così alle 5,00
locali mi ritrovo con gli occhi aperti, meglio! ho potuto avere
l’opportunità di fare due foto in pace anche se a dir il vero ai
piedi della duna c’era già un po’ di gente per vedere il
sorgere del sole. Dopo una buonissima colazione prendiamo il Terrano e
cominciamo a raggiungere la strada verso Khemlìya.. curiosi di vedere in
che stato è il lago, proseguiamo lungo una pista, rispetto
all’anno scorso il bacino è molto più piccolo ma sempre
ricco di uccelli.. sempre per serrati riprendiamo il cammino fino al paese
della musica. Qui uno del gruppo Gnaoua ci accoglie nella stanza principale
dell’ associazione e dopo un the e aver ascoltato questi in un assolo per
noi due, comincio a far sul serio.. 20 minuti dopo è tutto pronto per
cominciare. Mi ritrovo in una stanza con molte persone che attendono e mi
dispiace.. ma alla fine alle 13,00 quando smetto sono esausto.. per la pausa
andiamo al magazzino berbero di Atman che ci accoglie con la proverbiale
ospitalità berbera, cibo e gentilezza non sono mai abbastanza qui e tra
una chiacchiera e l’altra scatto un po’ di foto agli oggetti
esposti, così l’amico potrà avere del materiale per farsi
fare un sito.. Alle 15,45 si riparte per
Khemlìya.. e ricomincio gli esami visivi, smetto a pezzi alle
19,00 e torniamo all’albergo, sono veramente stanco e così mi
affido alla guida di Mustapha. Doccia, cena e poi la preparazione delle
prescrizioni.. pensando ai sorrisi di oggi, posso dire di essere soddisfatto!
Domani ancora! Buonanotte.
itinerario - album
fotografico
Martedì 07 agosto 2007 – km
62491
Oggi è
stata un’altra giornata molto faticosa, sveglia presto, salto (ossia
pista per raggiungere il paese di Adrouine) a un internet-caffè per
inviare mail e aggiornare il sito, per poi proseguire gli esami a
Khemlìya, la giornata l’ ho passata qui nel paese della musica con
il capo del villaggio come assistente che gestiva i controlli visivi e un altro
volenteroso che mi traduceva dal francese all’arabo e viceversa.. si
è creato un team affiatata dir poco incredibile.. oggi 27 controlli
visivi, giusto due ore di pausa che me le sono giocate nel cercare un posto che
pensavo di ricordare per mangiare con Mustapha. La giornata prosegue veloce con
il villaggio che mentre faccio il mio mestiere mi offre il the e mi coccola
alla sua maniera. Alle 18,00 riesco a finire tutto, smonto tutto e carico la
Terry ormai di colore giallo arancio da tutta la sabbia che la ricopre.. si
parte per andare verso la tenda d’ Idir dove c’è anche
l’altro fratello.. e così lasciato Mustapha in famiglia rientro in
albergo per pista ormai al buio e ovviamente con il vento che aumenta! Son
sicuro di essere passato davanti all’Auberge du Sud ma non l’ ho
visto e così, ritrovatomi ad Adrouine, ritorno indietro un pezzo sulla
strada asfaltata per poi seguire una piccola indicazione su una pista che ai
miei occhi di notte è praticamente invisibile.. ormai con gli occhi
fuori sul cofano, mentre il vento soffia deciso alzando una nube di sabbia
raggiungo l’ albergo doccia, cena squisita, buon caffè ed eccomi
che scrivo mentre il vento soffia sempre più forte. Si spalanca la
finestra.. vado a chiuderla e son già nuovamente insabbiato.
itinerario 1 - itinerario
2 - album fotografico
Mercoledì 08 agosto 2007 –
km 62381
Sveglia
presto ma non troppo, una , una buona colazione in compagnia di sei turisti
italiani e poi, una volta caricato il Terrano, mi lancio sulla pista per
raggiungere l’asfalto e continuare su strada per Rissani, tempo di una sosta
per aggiornare il sito ed inviare la mail con i dati raccolti ieri, faccio il
pieno al 4x4 e al gruppo elettrogeno. Alle 11,00 sono alla tenda di Idir..
Mustapha mi avvisa che sfortunatamente oggi l’amico non c’è
perché ha dovuto accompagnare un vicino all’ospedale. Speravo di
cominciare a fare il giro dietro le dune verso l’Algeria e vedere un
po’ come me la cavavo a far due controlli visivi nel nulla alle famiglie
berbere che abitano di là ma oggi non si può e così mi do
un po’ allo svacco, mi ritrovo sotto la tenda berbera e dopo aver
incontrato qui dei turisti e bevuto con loro un the in compagnia di Mustapha,
mi rendo conto di quanto sia diverso il mio approccio alla cultura berbera
rispetto al turista medio, sarà l’abitudine di viaggiare in moto,
sarà il fatto che parto sempre dal concetto che quando si va in un paese
straniero bisogna abituarsi alle loro abitudini e adeguarsi sarà.. ma in
effetti non mi erano molto simpatici questi spagnoli che ho incontrato.. troppo
schizzinosi e distaccati, sinceramente non lo trovo giusto. Tra una chiacchiera
e l’altra mi addormento per poi risvegliarmi giusto giusto per il pranzo
che la mamma di Mustapha ha preparato.. couscous con formaggio di capra e un
po’ di carne sempre di quest’ultima, non contenta ci porta anche
una Tajine.. per poi proseguire con una bella anguria. Qui in Marocco è
infatti abitudine mangiarla come del resto anche il melone. La giornata
prosegue a Erfoud con un giro nel souk e ad un altro internet-caffè
sistemiamo la mail di Mustapha e controlliamo la mia. La giornata scorre veloce
e ormai giunte le 19,00, una volta accompagnato l’amico alla tenda punto
via pista a rientrare all’Auberge du Sud.. e con la luce ci prendo al
primo colpo, qui mi danno una nuova stanza ancora più bella e al prezzo
speciale riservatomi anche i giorni avanti.. se qui solitamente la gente paga
200 dh a testa per dormire in una doppia o quadrupla e se si è soli 250
o
Giovedì 09 agosto 2007 – km
62598
Oggi nulla di
fatto nel settore ottico.. Idir non era disponibile e così sta mattina
dopo il messaggio un po’ deludente di Mustapha che mi avvertiva della
indisponibilità del fratello, mi è venuto un po’ di sconforto,
mi sembra quasi di perder tempo, avrei voluto fare il giro delle dune e
fermarmi dalle famiglie berbere spostate verso l’Algeria.. nulla di fatto
quindi da questo punto di vista e così decido di non mollare comunque il
colpo, prendo la mia Terry e mi
dirigo verso la tenda di Idir, circa
itinerario - album
fotografico
Venerdì 10 agosto 2007 – km
62871
Oggi ci
riprovo.. vado dietro le dune, sì! faccio il giro dell’ Erg Chebbi e con me ho tutti gli strumenti e
gli occhiali che mi son portato dall’ Italia.. vediamo un po’ cosa
succede. Sveglia di primissima mattina devo raggiungere Mustapha alla tenda
infatti è praticamente da lì che inizieremo il giro, ma prima
devo fare due controlli veloci al 4x4 e andare a Rissani per connettermi a
internet ma soprattutto per fare il pieno.. cosa non da poco, preferisco in
queste zone avere sempre gasolio in più che in meno! soprattutto
considerando che potrei imboccare il distributore sbagliato che con il gasolio
mi dà una bella dose di acqua dentro.. e va bene aver con sé i
filtri ma se posso evitare è meglio! Raggiungo alle 10,15 la tenda e
subito ci mettiamo in marcia tra sterrati e qualche piccola duna prego che il
tetto del Terrano regga al peso del portapacchi, poi continuano preghiere del
tutto simili facendo appello alle mie nozioni di meccanica.. partendo dalla A
inizio subito quattro preghiere per gli ammortizzatori.. la pista scorre
abbastanza veloce e presto mi ritrovo in una tenda berbera, il capo famiglia
sui 50 anni ci offre il the e come d’abitudine restiamo una mezz’ora
nell’ozio.. poi Mustapha mi dice di andare a prendere la roba da ottico..
questo signore non ci vede bene e cominciamo subito a preparare la roba..
innalzo il bellissimo banner porta ottotipo e immediatamente si alza il vento..
fortunatamente in questa zona non mancano i massi e così troviamo una
soluzione sicuramente grottesca ma funzionale per procedere con l’esame.
La luce dello schiascopio è bassissima in confronto a quella che
c’è in giro.. ci ritroviamo sotto la tenda, con l’ombrello
in parte a lenire i raggi solari ma tutto ciò non basta, non riesco a
utilizzare il mio fido strumento! Aspettar sera non mi una buona idea e
così si comincia alla vecchia maniera con una serie di prove..
difficilissimo! Italiano-francese-berbero o arabo, dipende solitamente
alternati, per poi di nuovo francese-italiano.. fortunatamente l’ottotipo
è quello con le E e così mi accontento di un cenno con il
dito! Alla fine si trova la
correzione e in macchina ho anche l’occhiale.. perfetto il signore
è felicissimo e subito dopo mi ritrovo la moglie e un amico che
però non solo ci vedono 11/10 ma hanno anche una bella messa a fuoco per
il vicino! Ogni tanto capita.. sinceramente più qui che in Italia..
sarà questione di luce! Alla fine esaminato il gruppo, il capo ci offre
il pane fatto da loro alla berbera e il pranzo con loro.. non possiamo fermarci
e così ci fa su il pane in
un sacchetto e via! Proseguiamo il giro e ci fermiamo alla casa fatta di terra
e paglia dello zio di Mustapha e relativa famiglia, hanno anche la tenda ma
tendono a usare quando fa caldo di più queste quattro mura dove in
effetti all’interno si guadagnano un paio di gradi. The e pane intinto in una
bacinella con olio di oliva locale sono di norma per gli ospiti e alla fine
dopo una mezzora di chiacchiere in berbero.. io stavo zitto e annuivo, comincio
il controllo visivo allo zio.. c’è poco da fare un occhio che
visto da lontano è già opalino.. figuriamoci visto da vicino..
dice che non ci vede da un sacco di tempo con quell’occhio.. ma con
l’altro invece se la cava molto bene, 10/10 non sono male con gli anni
che ha sulle spalle.. gli provo il vicino ma in effetti lui non lo usa
perché non gli serve.. Che fare? Io non posso far nulla.. e così
ci allontaniamo.. lo zio voleva vederci con quell’occhio, ci ho provato
in tutte le maniere e spiegargli il perché no.. ma nulla da fare con lui
ho fallito e così in automatico con tutta la famiglia! E’ dura,
è stato molto più facile al villaggio quattro giorni fa! Risaliti
in macchina passiamo altri piccoli paesi semi abbandonati, rispetto
all’anno scorso ho la sensazione che un po’ di gente si sia
spostata, in effetti i berberi sono nomadi, sono io che rimango legato a una
mentalità tipicamente italiana. E così metro dopo metro guadagniamo
Mefis, poi Begaa, attraversiamo un vecchio lago ora in secca, il fondo è
diventato una crosta di sale liscia ed è un piacere schiacciare un
po’ acceleratore. Raggiunto l’asfalto il resto è ormai quasi
routine, prima Khemlìya, poi Merzouga ancora su asfalto poi Adrouine ed
in fine imbocchiamo la pista per rientrare da Mustapha, ormai non posso
più sbagliare.. in questa zona ci sono 2 antenne che ora mi fanno da
riferimento.. finché ci sono va tutto bene! Rientro in albergo ormai con
il buio, domani parto verso Zagora.. sto un po’ a chiacchierare coi
ragazzi di qui.. mi hanno praticamente adottato!
itinerario 1 - itinerario 2 - album
fotografico
Da ora in poi proseguo il mio viaggio attendendo che
vengano montati e spediti gli occhiali.. Per poter leggere il diario integrale
del mio viaggio dal primo all’ultimo giorno..
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