DAL TIZI N'TEST A MARRAKECH

 

su e giù dal più antico passo del Marocco,

per arrivare a Marrakech

 

 

Sabato 5 Agosto 2006

Maryan

Lungo la strada, facciamo una deviazione alla ricerca di Ait Ben Addou. Si tratta probabilmente delle più elaborate e meglio conservate kasbah del Marocco, tanto da rientrare nel patrimonio dell'UNESCO. Ci fermiamo a guardarle da lontano, la sensazione di “già visto” c'è.. infatti questo luogo è stato utilizzato come set cinematografico per numerosi film tra cui Lawrence d'Arabia, Sodoma e Gomorra e Gesù di Nazareth.

Proseguiamo in direzione Marrakech, ma dal momento che i chilometri sono tanti e sarebbe impossibile raggiungere la città entro sera, ci fermiamo a dormire in un alberghetto consigliato dalla guida.. un posticino decisamente grazioso.

 

Domenica 6 Agosto 2006

Marrakech - Km 89.988

Flipper

Partiti di buon'ora percorriamo in moto la vecchia strada per raggiungere Marrachech, tra le montagne dell'Atlante. La salita da Taliouline copre un dislivello di circa 1500 metri in 30 km, con una strada stretta che si inerpica tra montagne di terra rossa e conifere, l’asfalto non è dei migliori, ma la vecchia signora procede senza indugi.. un bel misto stretto oserei dire.. e al di là della mancanza dei parapetti.. dopo tutto il traffico praticamente inesistente fa si che ci si possa godere questa salita, ovviamente senza troppo distrarci, la strada stretta dà grossi problemi se si incontra una macchina nel senso opposto di marcia.. non ci si passa! Arriviamo al Tizi n'Test, con i suoi 2093 metri: tutto attorno solo un paesaggio brullo, aria fresca e un cielo sereno. Ci fermiamo a prendere una boccata d’aria e ad attaccare il nostro adesivo sulla vetrina del negozietto di souvenirs.. Ora si comincia la discesa per Marrakech.


 

Trovato un posto dove dormire e dove lasciare la moto al sicuro, ci facciamo un giretto per il centro della città. Passeggiamo nella Djemaa el Fna in un turbinio di suoni e colori, mentre il sole lentamente tramonta tingendo l'aria di un incredibile rosso. Ceniamo in un ristorante abbastanza turistico, ma per una volta ci deliziamo della musica tradizionale dal vivo riuscendo a non spendere nemmeno troppo. Decido di farmi fare un tatuaggio all'henné.. ma prima scegliamo attentamente la ragazza giusta per farmelo fare. Eccola.. giovane e con un viso dolcissimo. Ne ha appena finito uno meraviglioso. Mi siedo su una seggiolina e la osservo mentre con una siringa inizia il suo lavoro. Dieci minuti, forse nemmeno, e mi ritrovo un bellissimo disegno floreale a decorarmi la mano e il braccio.

Raggiungiamo la terrazza di un bar, che si affaccia sulla piazza. A guardarla dall'alto, la scena sembra molto più chiara: tanti piccoli palcoscenici accentrano l'attenzione della gente, tra musicisti, danzatori, incantatori di serpenti e giochi di abilità. Le bancarelle dei piccoli ristoranti emanano un intenso fumo bianco. Ai lati della piazza file di carretti in legno ospitano venditori di spremute d'arancia.

 

Lunedì 7 Agosto 2006

Maryan

La giornata a Marrakech la passiamo passeggiando qua e là nella medina, tra negozietti e bancarelle. Ci fermiamo nel negozio di spezie di Mohammed, dove compriamoun po' di tutto.. dal the del deserto ai trucchi.. e ci facciamo fare una vera e propria lezione sulle spezie che vende. Curosando poi un po' fuori dalle normali vie dei souvenir, capitiamo in un laboratorio dove dei ragazzi preparano a mano tessere di mosaico, dando loro forma con uno scalpellino e tanta manualità. Incuriositi chiediamo di poter entrare a guardare.. ci accolgono con piacere, e ci mostrano il loro lavoro. Uno dei ragazzi, in pochi istanti “ritaglia” da una piastrella un cuoricino e me lo regala.

Il momento culturale della giornata lo passiamo visitando la Madrasa Ben Youssef, scuola coranica fondata dai Marinidi nel XIV secolo e quasi completamente ricostruita due secoli più tardi durante la dinastia Sadiana. Impariamo che può essere considerata un simbolo dell'arte andalusa in Marocco: pare infatti che alla costruzione abbiano partecipato architetti spagnoli mussulmani. Passeggiamo tra le minuscole stanze degli studenti, che si affacciano su un cortile bellissimo decorato con stucchi e legni intarsiati.

Poco oltre la madrasa, troviamo la moschea. Ovviamente l'ingresso ci è vietato, ma appena fuori ci incuriosisce un uomo, impegnato in uno strano lavoro. Con una sorta di fuso arrotola su se stessi dei fili tesi lungo il muro di recinzione della moschea. Ci spiega che sono i fili utilizzati per produrre i tappeti.

Decidiamo di cenare sulla Djemaa el Fna, e scegliamo il ristorante numero 25. Assaggiamo la tanjia, uno dei piatti classici della cucina di marrakech. La carne di manzo o di agnello viene messa in un'urna (tanjia appunto) che rimane sotto la cenere calda per più di due ore, in modo che la carne possa cuocere lentamente e rimanere morbidissima. È deliziosa, e per la prima volta succede che io finisca il cibo di Flipper!

Seduti al tavolo di questo anomalo ristorante all'aperto, ci accorgiamo che i due camerieri stanno cercando di convincere un ragazzo italiano a sedersi al loro ristorante. Un po' per fare un favore ai due camerieri, un po' perchè il ragazzo è italiano e da solo, mi intrometto nella discusisone e lo invito a sedersi con noi. Si chiama Thomas, è di Genova e gira in moto. Assurdo. Abbiamo ritrovato il ragazzo che avevamo incrociato qualche giorni prima andando a Merzouga!

 

continua..

 

Album Fotografico

 

TALIOUINE

 

Auberge Souktana

tel 028 534075

souktana@menara.ma

GPS N:30,52706

    W:7,90371

 

 

MARRAKECH

 

Negozio di spezie di Mohamed

Les extraits des plantes

du sud Marocain

derb Dabachi, 87

MARRAKECH

GPS N:31,62432

     W:7,98748