LA VAL CHIUSELLA.. (23 SETTEMBRE 2007)
Prefazione Questo giro è stato organizzato da Primo e Gelinda, due cari amici che han tirato fuori dal loro cappello magico una serie di paesaggi bellissimi, han saputo unire moto, turismo e relax come mai.. grazie! Flipper
La giornata si presenta abbastanza fredda ma limpida.. mi dirigo di buon ora verso casa di Flipper intorno i campi sono avvolti da quella foschia tipica delle giornate un po’ umide ma i tenui raggi promettono una giornata soleggiata. Arrivo e la vecchia signora è già pronta ad accompagnarci in questo giro che chiude la stagione poi riposerà per l’ inverno. Partiamo e ci dirigiamo verso Mortara dove ci aspettano gli altri e in particolare First e Gelinda che sono gli ideatori di questo giro che ci porterà a visitare la Val Chiusella e le sue meraviglie.. sono tutti puntuali, le moto partono e tra un rombo e l’altro, con la calma che contraddistingue il vero mototurista che si gode il panorama, giungiamo a Brosso, da qui lasciandoci a sinistra la Trattoria Monte Gregorio prendiamo una stradina stretta in salita che ci porta al belvedere. Da qui si vede tutto il Canavese, qui si respira un’ aria di pace e si gode un ottimo scorcio di tutti i paesi sottostanti.. lì attendiamo altri amici. Con la formazione al completo ci spostiamo verso Fondo un paesino piccolo ma molto molto carino.. vicino al ristorante "Trattoria del Ponte" dove mangeremo c’è un piccolo torrente con un bellissimo ponte in pietra, facciamo una passeggiata e saliamo su per un sentiero giungiamo ad una fonte naturale dove si può sorseggiare acqua freschissima che giunge dalle montagne.. Torniamo verso il torrente e ci accomodiamo in trattoria.. non descrivo per pietà di coloro che leggono cosa abbiam mangiato! mi limito a dire che era tutto abbondante e squisito e con un prezzo da misera pizza a Milano.. Riprendiamo le moto e andiamo verso Traversella a visitare le miniere.. Arriviamo in prossimità di queste e le moto devono percorrere un brevissimo tratto di sterrato, la vecchia signora si dimostra contentissima.. non aspettava altro e anche Flipper si mostra contentissimo, peccato che tutto finisce in una manciata di metri!!! Ci avviciniamo alla galleria “Bracco Giorgio D” dalla quale inizia la visita guidata, sfortunatamente il gruppo che ci precede è appena entrato e così nell’attesa curiosiamo nel museo mineralogico. Questi si dimostra molto interessante, oltre alle pietre e ai minerali sono esposte strumentazioni per la raffinatura dei materiali, per l’estrazione, c’è anche il vecchio generatore elettrico che provvedeva all’energia necessaria alle gallerie e al paese sfruttando la forza dell’acqua del torrente.. si possono vedere anche accessori usati dai minatori per ripararsi dall’ umidità e dai pericoli, ci sono baschetti, giacche e anche lampade che servivano per illuminare le gallerie, il tutto risalente all’ epoca che si sposta dalla fine del 700 alla fine del 900. Finita la visita al museo ci rechiamo alla galleria ed entriamo.. l’atmosfera è suggestiva nonostante come ci spiega la nostra guida quella che visitiamo è una delle gallerie principali da dove passavano i carrelli carichi di materiali e messa anche in sicurezza successivamente per poter esser visitata.. le gallerie quelle più antiche si trovano a livelli più bassi, sono più piccole e non cementate ma con pareti di roccia grezza e naturalmente non illuminate. Poteva capitare che i minatori camminassero con i piedi nell’acqua.. sono queste gallerie, a noi non accessibili, a scatenare la nostra immaginazione.. sono a circa 100mt sotto di noi e le vie d’accesso sono pericolanti.. un vero peccato. Torniamo al tepore del sole, che dopo essere stati nella galleria all’ umido, a me e Flipper ricorda quello del Marocco! Faceva veramente freddo, quel genere di gelo che entra nelle ossa pur essendo dotati di giacche da moto, difficile immaginare cosa avranno patito i minatori con le loro cerate. Le moto ci aspettano ansiose di rombare ancora e di fare le ultime curve prima del riposo invernale.. si riprende la strada verso casa, una breve sosta ad un bar di paese, qui mi accorgo che i miei amati stivali non solo si metteranno a riposo per la stagione invernale ma hanno deciso di lasciarmi definitivamente, suola compresa che si stacca sempre più! Niente paura il “Flipper-Tour” non ti abbandona mai e con una fascetta posso tornare in sella.. La serata la concludiamo ospiti degli organizzatori della splendida e riuscitissima giornata Gelinda e First: un brodino caldo, un po’ di salumi e formaggi. La serata corre veloce e poi Flipper ed io di nuovo in marcia verso casa.. mentre torniamo mi rendo conto che l’inverno è alle porte si intravede un po’di nebbiolina e l’umido scorre sulla pelle, il giubbotto da moto e gli altri due giubbettini che ho addosso non bastano. L’estate è alle spalle ma non mi faccio prendere dalla malinconia perché dopo l’inverno ci sarà ancora caldo e poi la vecchia signora deve riposare.. Morgana
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