TORNANDO A CASA..

la via del rientro con tappa alle Calcidiche

 

Mercoledì 31 Agosto 2005

Gelibolu – 82221 km

Maryan

Ci svegliamo anche oggi di buon’ora, noi abbiamo dormito benissimo, al contrario di chi aveva preferito la comodità delle camere nuove! Dobbiamo aspettare un po’ prima che la colazione sia pronta, ma poi.. davanti ai nostri occhi increduli appare una tavolata stracolma di ogni ben di dio, che vale da sola almeno una metà di quanto pagato: pane, dolci, frutta, nutella, miele, marmellata, yogurt e formaggi, the, succhi di frutta.. e altro ancora! Mangiamo di gusto per poi ritrovarci un bel po’ appesantiti a caricare la moto.. e come al solito in ritardo! Con Chiara e Darco saliamo all’Acropoli, con la speranza di intravedere il teatro più da vicino, lungo la strada. Tentativo vano, così un po’ delusi torniamo indietro. Non c’è tempo per visitare il sito, sarà per la prossima volta! Incrociamo Serena e Giulio, che pur essendo a piedi sono già a metà salita (ma come è possibile?!?) e proseguiamo verso nord direzione Troia.

Flipper

La strada si presenta molto veloce e noiosa. Oggi è una giornata di trasferimento e così ci dobbiamo accontentare. Raggiungiamo Troia o Truva.. Paesello turistico come non mai, parcheggio a pagamento, biglietteria lontana dal sito archeologico, il tutto per vedere il cavallo commemorativo e qualche resto di cui però non mi avevano parlato bene.. Decidiamo di continuare verso Çanakkale a mio malincuore (ci tenevo tanto) ma alla fine è stato meglio così, raggiungiamo il porticciolo di Çanakkale e puntiamo subito ad attraversare lo Stretto dei Dardanelli. Vado in biglietteria con tanto di cartina.. mi faccio capire, forse, e mi cacciano in malo modo.. 4,25 YTL per noi due e moto.. impossibile penso, avranno sbagliato e volevano sbarazzarsi in fretta di me. Così Maryan ed io chiediamo soccorso al Tourist Information: la ragazza interviene subito, ci accompagna alla biglietteria.. tutto ok. I biglietti sono giusti.. costa poco veramente.. moto accesa e via sul traghetto: un po’ di fatica per salire e parcheggiarla dove volevano i marinai, ma alla fine tutto a posto. Ci stiamo avvicinando sempre più all’Europa, sono le 16.00 circa.. sul traghetto ci sono anche Federica e Tonino (BMW K1200GS) e con loro decidiamo di far tappa a Gelibolu, un paese a pochi chilometri di distanza. Maryan ed io speriamo di fare in tempo a fare un bagno al tramonto ma.. giunti al paese cerchiamo da dormire non è facile.. le persone sono un po’ cambiate.. qui l’ambiente è più turistico. Iniziamo a contrattare e dopo un po’, visionati due alberghi, decidiamo di fermarci nel secondo. Scarichiamo la moto al volo, ultimo lavaggio degli indumenti sporchi, doccia, infiliamo i costumi e.. il tempo è volato ma proviamo lo stesso ad andare in spiaggia. Chiediamo indicazioni alla “reception” dell’albergo: ci dicono che la spiaggia non è vicinissima.. ci vorranno 20 minuti a piedi circa.. va beh, ci incamminiamo con un buonissimo gelato con la cialda in mano. Percorriamo il lungo mare, il sole sta scendendo ma la spiaggia non si vede. Qui il mare non è proprio pulitissimo, e comincia quasi a far freddo. Decidiamo così di abbandonare l’idea del bagno e di lanciarci a fare le foto dello stretto al tramonto. Io osservo i pescatori e ne raggiungo un paio su uno scoglio: il mare è pescoso, i due sembrano soddisfatti e a me come del resto a Maryan nasce il desiderio di cenare a base di pesce. Federica sfodera la Lonely Planet e ci guida verso uno dei ristoranti consigliati, il Liman Restaurant. Ci sediamo e seguendo le indicazioni della guida ordiniamo due piatti di sardine, un pesce, un piatto di totani e uno di cozze (impanate.. “bleah!”). Il cibo non è male, anche se non proprio abbondante. Chiacchieriamo e passiamo una bella serata, fino all’arrivo del conto: 203YTL.. uno sproposito da non credere. Chiediamo il menù e abbiamo giusto un minuto per scorrerlo rapidamente e constatare che i prezzi corrispondono più o meno a quelli riportati sul conto prima che il cameriere, spazientito, ce lo tolga dalle mani. Penso avessero due menù, uno regolare e uno turistico con i prezzi gonfiati, per di più mi fermo a pensare.. 10 YTL per tre caffè.. possibile che un caffè costi 3.33 periodico YTL?!? Ce ne andiamo indispettiti.. domattina un bel biglietto di insulti non glielo leva nessuno e al ritorno contatteremo la Lonely Planet!

 

Giovedì 1 Settembre 2005

Kalkidiki – 82761 km

Flipper

Oggi è l’ultimo giorno in Turchia.. la partenza sul presto in direzione Keşam, Federica e Tonino ci seguono.. la strada tutta in pianura è noiosa, fortunatamente non fa molto caldo e in poco tempo ci ritroviamo in frontiera. Non c’è la fila che abbiamo visto all’andata: meglio così.. abbiamo ancora tanti chilometri da fare. Passiamo il primo blocco, siamo a cavallo tra la Turchia e la Grecia, un salto a cambiare i soldi che ci sono rimasti dopo aver pagato la multa.. ora ci tocca raggiungere la dogana greca. Se la parte turca è stata veloce, questa no.. tantissimi turchi, rumeni.. tutti in attesa dei controlli per entrare in Europa.  Qui la dogana si sdoppia a sinistra per tutte le persone che appartengono alla CEE, a destra quelli extraeuropei. Lo sdoganamento dura in toto un’ora e mezza circa. Tra le due dogane la gente è tanta e noi non sappiamo cosa fare.. passiamo davanti o no?!? Aspettiamo.. spingendo pian piano la moto avanti.. ad un certo punto un altro signore in coda ci fa cenno di andare: ci proviamo, e tutti ci lasciano fare. Sbrigate le ultime formalità ci ritroviamo in Grecia. La prossima meta sono le Calcidiche e così salutiamo i nostri amici e ripartiamo allungando il passo. La strada, o meglio l’autostrada, corre veloce ma pur sempre noiosa. Ci lasciamo alle spalle Alessandropoli e raggiungiamo Xanthi. Qui uno pseudopranzo ci fa recuperare le forze prima di riprendere il viaggio di buona lena, passando per Kavàla fino a Stravos, da qui Stratoni poi Arnia e Polygyros. Qui ci fermiamo, siamo stanchi.. Teo ci raggiungerà più tardi alle Calcidiche, quindi tanto vale riposare un po’: due frappè al caffè sono un ottimo rimedio alla stanchezza.. io non sto benissimo e così salto finalmente in farmacia per comprare il miracoloso Imodium! È giunta l’ora di riprendere il viaggio: ci dirigiamo verso Kassandra (il primo dito delle Calcidiche) e ci fermiamo a Foca.

Maryan

È già buio quando arriviamo davanti a casa di Theo.. ma lui non c’è! Ci accampiamo davanti al cancello e dopo non molto compare con la sua macchina bianca e due windsurf sul tetto! Entriamo nel giardino, sulla sinistra una piccola casetta, l’ideale come casa si campagna! Una tettoia copre un grosso tavolo in muratura, e dritto davanti a noi un enorme uliveto si nasconde nel buio della notte. Giusto il tempo di una doccia e quattro chiacchiere con Theo, poi fuori a cena a mangiare una grigliatona mista di carni greche.. poi formaggi, salsine… e un dolcissimo dolce, molto simile a quello mangiato da Turgut. La serata passa tranquilla in un bel locale in riva al mare. Un faro proietta una luce bianca verso il mare, rendendo l’atmosfera particolarmente suggestiva. Il posto è molto trendy e costa un botto, ma va bene così, per stasera.. conosciamo dei ragazzi italiani, in Grecia per lavorare. Con uno giochiamo a biliardo, poi al calcetto, e tra una cosa e l’altra si fanno le quattro di notte quando noi siamo in macchina, direzione casa di Theo. Il programma di domani prevede il più completo svacco!

 

Venerdì 2 Settembre 2005

Kalkidiki – ancora 82761 km

Maryan

Sveglia tardi, spesa e colazione con Theo in versione zombie, e all’alba di mezzogiorno andiamo al mare. Torniamo dove ieri abbiamo passato la serata, rendendoci conto che si tratta di un nuovo villaggio, sorto attorno ad un porticciolo stracolmo di yatch. Posto da ricchi, per intenderci. Passiamo diverse ore tra la sabbia e l’acqua cristallina di questo meraviglioso mare. Flipper si cimenta con il surf sotto la guida di Theo, che ormai è bravissimo, mentre lui è un po’ arrugginito e si sente incapace senza pensare che, forse, è semplicemente questione di far pratica. Le giornate intere al mare mi stancano e mi annoiano, così quando il sole è quasi al tramonto, Theo ci lascia la macchina per tornare a casa.. insieme all’incombenza di caricare i due windsurf. Tra l’altro ho freddo e sta piovigginando, vabbé mi mordo la lingua e mantengo la calma! Torniamo a casa.. in doccia c’è un simpatico ranocchio che ci fa compagnia! Preparo la cena, pasta al sugo con tonno e olive. La pasta è Barilla, ma non è della stessa qualità della nostra. Le olive invece sono deliziose. Theo, tornato dal mare un po’ alticcio, apprezza tantissimo la cena.. ½ kg di pasta in tre.. non male! Dopo cena Theo si prepara ed esce, noi facciamo le valigie e andiamo a nanna.. Domani ci aspetta un bel po’ di strada fino a Igoumenitsa! Buonanotte!

 

Sabato 3 Settembre 2005

In Nave – 83195 km

Flipper

Oggi è il giorno del tappone di rientro. Partenza presta con il fresco.. la moto è già pronta.. manca la foto di rito dell’Africa in mezzo agli olivi e poi Theo.. non so dove sia. La macchina non c’è.. rientrerà dopo (penso).. finiamo i preparativi ma Theo non torna.. Chiamandolo al cellulare, anche questa volta scopro che è in casa.. devastato. Noi dobbiamo partire e così un saluto all’amico nottambulo e via verso Thessaloniki. Da qui prenderemo l’autostrada fino a Kozani ma prima.. voglio fermarmi in città a far colazione: un frappè ed una “bourratcha” a testa. Anche l’Africa è felice.. il ricambiasta lì vicino per ben 1,00 euro mi da quattro lampadine per il cruscotto e così sostituisco al volo quella rotta: l’Africa ha una lampada greca, ora! Partiamo. Attraversiamo Thessaloniki, ma il traffico è tanto e ci vogliono almeno 20 minuti per riuscire a prendere la tangenziale.. da qui proseguiamo per Kozani, ovviamente dopo aver faticato per trovare un distributore (qui non usano molto mettere i benzinai direttamente sull’autostrada) e poi continuiamo in direzione Grevena. Da qui abbandoniamo l’autostrada (è ancora in costruzione), prendiamo la vecchia via per Kramia. Superato il paese raggiungiamo uno spiazzo pieno di vacche, accostiamo per la foto di rito.. e chi ci troviamo? Una comitiva di Trentini un po’ speciali.. Sono della Croce Rossa Italiana. Felici di vederci, ci invitano al tavolo..

 

prima no, poi si, poi no.. poi c’era la minestra.. non resisto e così io con le gambe sotto al tavolo sono tutto un sorriso, si chiacchiera della strada che incontreranno e poi in un attimo per loro è giunta l’ora di ripartire.. tempo di vestirci e mettere il casco e loro hanno già smontato il campo ristoro e scaldato i motori. Foto di rito, foto con le vacche.. è ora di rimetterci in marcia. Da qui la strada continua fino a Ioannina. Sono ormai le 16.00 circa.. da ora in poi ce la possiamo prendere con calma.. e così superata la città, decidiamo di fermarci al primo bar che ci ispira.. ed eccolo al fianco di un benzinaio e con davanti un bel curvone! La nave parte alle 23.30 pertanto ci meritiamo una lunga sosta! Ritemprati si riparte, in un lampo ci ritroviamo dal benzinaio di Igoumenitsa dell’andata, dove riempiamo il serbatoio fino all’orlo (conviene). Il breve giro turistico della città non ci ha convinto particolarmente, ma il ristorante Mikonos è assolutamente degno di nota: moto parcheggiata davanti, cibo ottimo, ambiente perfetto! Aspettiamo sulla banchina il nostro traghetto, che arrivava da Patrasso, chiacchierando con due simpatici scooteristi di Bologna. Saliamo sul traghetto: dopo aver caricato e legato la moto mi sento più tranquillo: da un lato lo scooter dei Bolognesi, dall’altro.. un tir.. ma va bene così. Troviamo posto in un angolo della nave, poi riusciamo ad entrare nella sala poltrone di prima classe. Gran colpo!

 

Domenica 4 Settembre 2005

Gudo Visconti – 83685 km

Flipper

Ci svegliamo in acque italiane.. oggi è l’ultimo giorno di viaggio.. megatappone autostradale: Ancona - Milano.. che palle! Senza interfono peggio ancora! Percorriamo l’autostrada, un po’ tristi pensando alle belle immagini di questa vacanza ormai finita.. In attesa della nostra seconda volta in Turchia.

Album Fotografico

 

Indirizzi utili

 

ATTENZIONE..

NON MANGIATE QUI!!

LIMAN Restaurant

Gelibolu

 

 

un ottimo gelato..

 

ROMA dondurma

Gelibolu

 

 

Restaurant Taberna MYKONOS

sul lungomare di Igoumenitsa