NON SOLO MOTORADUNO DELLO STELVIO (1-2 Luglio 2006)
Anche quest'anno l'appuntamento con il Motoraduno dello Stelvio è arrivato. Di buon'ora la partenza: l'Africa Twin è pronta e la strada per Sondalo ci aspetta. Questa volta ci arriveremo passando per Bergamo. Seguiamo per il Lago d'Endine, percorrendo una statale 42 non molto trafficata ma anche un po' noiosa, e raggiungiamo finalmente Lovere, per poi seguire le indicazioni per il Passo del Tonale. Raggiunto il paese di Monno svoltiamo a sinistra e prendiamo così la strada per il Passo del Mortirolo. Cominciamo ad arrampicarci su una strada stretta con belle pendenze e curve a gomito, e mentre la vecchia signora sorride per la scelta dell'itinerario, Maryan ed io non possiamo far altro che lasciarci andare in continui dondolii ritmati. Incontriamo poco, anzi pochissimo traffico ed è veramente bello poter godere di questi paesaggi senza l'ansia di avere il fiato di qualcuno sul collo. Raggiungiamo il passo velocemente, qui ci fermiamo all'alberghetto che dà sulla strada, un doppio caffè per me ed uno semplice per Maryan: praticamente acqua sporca. Non mi piace essere preso in giro.. peccato, qui non ci fermeremo mai più. All'uscita dal bar incontriamo un gruppo di motociclisti bolognesi e così tra una chiacchiera e l'altra passiamo cinque minuti gradevoli.. (questo è quello che contraddistingue i motociclisti dagli altri gruppi.. basta scambiarsi due sguardi, due apprezzamenti sui propri mezzi ed il gioco è fatto.. siamo tutti amici). Riprendiamo il viaggio per una stretta strada tra prati e boschi: solo un po' di attenzione per evitare qualche frontale sui tornanti, e presto ci ritroviamo a Grosio. Da qui Sondalo, con il suo Motoraduno, è ormai a un tiro di schioppo. È mezzogiorno, tempo di iscriverci, montare la tenda, fare un piccolo tour del campo sportivo e ci dirigiamo verso il Passo dello Stelvio. Da Bormio la strada sale dolcemente, poi la pendenza aumenta, la carreggiata si stringe e la guida si fa un po' più sportiva.. è bello sentire il suono del mio bicilindrico che con dolcezza morde l'asfalto. Mi sento cullato, mi sto rilassando, sono contento! Manca solo all'appello un bel panino casereccio con la salsiccia al baracchino su al Passo. Tempo di parcheggiare e stiamo già sgranocchiando di buon gusto, sarà l'altitudine ma ci voleva proprio! Ed ora che facciamo? Torniamo giù un pezzo e prendiamo la strada per Santa Maria im Müstair. Questa strada in territorio svizzero, senza parapetti e per un tratto non asfaltata, ha un fascino tutto suo. In poco più di mezz'ora raggiungiamo Santa Maria, svoltiamo a sinistra verso Zernez, superiamo il Pass dal Fuorn e dopo la foto di rito riprendiamo il giro fino al monte La Schera. Da qui il Tunnel "La Drossa", una vecchia galleria a senso unico alternato (chi l'ha percorsa sa come sia a "norma") per "soli" 7 euri ci porta in territorio italiano. Costeggiamo il lago del Gallo, e da qui raggiungiamo prima Livigno poi Trepalle, dove è doverosa una sosta per comprare una slinzega e una bottiglia di vodka alla pesca.. questa sera sicuramente ne faremo buon uso. Passiamo per la Valdidentro poi, dopo uno slalom tra i lavori in corso sulla strada che porta a Oga, ci riallacciamo alla statale e ritorniamo a Sondalo. Sono le 17.30.. all'ingresso del Motoraduno un gruppo di ragazzotti ci blocca.. non possiamo entrare.. bisogna utilizzare la parola d'ordine! Perfetto: mano sulla manopola, spalanco.. il suono si fa sempre più forte e.. Apriti Sesamo! Bene anche oggi la nostra porca figurina l'abbiamo fatta, ora parcheggiamo la moto e ci prepariamo alla serata! Impossibile descrivere ciò che accade, c'è veramente troppa gente.. aspettando l'arrivo dei nostri amici ci godiamo prima i pizzoccheri e poi la parata delle luci. Anche quest'anno Fritz e Chiara ci raggiungono e ovviamente.. dove possiamo incontrarli se non davanti al palco? Le cover dei Queen la fanno da padrone, la birra è buona, la vodka di più e così in un attimo mi ritrovo a pogare nel mucchio! La serata passa in un lampo.. ormai sono le 2.30, la musica si spegne e della festa rimangono caraffe vuote per terra e gente che barcolla verso le tende.. e così andiamo a riposare, tra rombi di motori sparsi qua e là che continuano a tenere viva l'indole sempre verde di questo Motoraduno.
La sveglia arriva presto, molti smontano in fretta e furia le tende per continuare la festa in alta quota su allo Stelvio. Noi invece abbiamo in serbo una serie di cosine niente male. Preparata la moto, per le 9,30 ci mettiamo in marcia: per prima cosa una gustosa colazione a Bormio.. poi un salto alla "fossa", piccolo angolo di paradiso dove le acque pulite delle terme si gettano in un torrente. Ahimè son già piene, altri motociclisti in mutande bianche (com'è che li troviamo sempre noi??) ci hanno anticipato.. sicuramente le acque non sono più così pulite e così prendiamo verso Isolaccia. Una sosta a salutare i genitori di Maryan, cogliendo al balzo l'occasione per fare una doccia, l'immancabile pranzetto domenicale a Li Arnoga.. e poi di nuovo in marcia. Prendiamo per Livigno con altra sosta a Trepalle, questa volta prendo una bella bresaola da 3kg da portarmi a casa. Raggiunta la bella cittadina di Livigno, l'abbandoniamo velocemente verso la Forcola, e passata la dogana ci ritroviamo nuovamente in Svizzera. Lo sconfinamento elvetico è però breve.. incrociando la strada che scende dal Passo del Bernina, torniamo in Italia raggiungendo Tirano, e ci immettiamo sulla statale 38 della Valtellina per percorrerne solo qualche chilometro. Giunti praticamente a Stazzona svoltiamo per il Passo dell'Aprica: la strada è stretta e s'inerpica velocemente, l'asfalto non è dei migliori ma la vecchia Africa si sente sicuramente a suo agio. Arrivati ad Aprica basta una coca cola per ritemprarci e via, tanta strada ci aspetta e non possiamo perder tempo. La discesa a Edolo si dimostra rapida: non amo molto questa strada, poca visibilità, pochi parapetti non in ordine.. e qualche scalmanato di troppo. Ci dirigiamo verso Breno, da qui seguiamo le indicazioni per il Passo Croce Domini. La strada sempre più stretta ci porta rapidamente in quota, accompagnati da qualche goccia di pioggia che riesce solo a bagnarci le visiere. Raggiunto il passo possiamo scegliere se svoltare a sinistra e proseguire su strada sterrata facendo la valle del Caffaro, o a destra e percorrere una strada bianca che costeggia il il crinale del monte verso il Giogo di Bala. Non abbiamo dubbi e prendiamo quest'ultima. Ci aspettano 8km circa di strada bianca in quota: stupenda, traffico assente, pendenze ridottissime.. tutto sommato uno sterrato che non cela brutte sorprese. La discesa continua verso Bagolino, poi Collio e giù per tutta la Val Trompia. A Concesio prendiamo per Ospitaletto.. prima però di entrare in autostrada decidiamo di fermarci a mangiare una pizza.. Il paese scelto a caso è Paderno Franciacorta (BS), dove il Ristorante al Castello ci fa tornare il sorriso. Da qui il dopo cena è volto al ritorno a casa. Nella noia autostradale una domanda sorge spontanea.. il prossimo anno.. che strada facciamo?
Flipper e Maryan
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