SABATO 31-05-2008
Ecco un'altra golosa occasione per saltare in sella: il ponte del 2 giugno.. Questa volta partiamo al crepuscolo, solo il tempo di toccare casa dopo il lavoro e cambiarci, eccoci in autostrada è la mia prima in notturna! Siamo in vacanza cosa si può desiderare di più?! La strada scorre veloce e arriviamo al mare, usciamo a Lavagna e iniziamo a inerpicarci nell'entroterra ligure, infatti il nostro albergo si trova nel cuore della ValGraveglia ad Arzeno, durante la strada che si presenta molto buia e tutta curve, notiamo una lucina a bordo strada poi un'altra e un'altra ancora.. poi tutto intorno a noi danzano le lucciole! Sembra incredibile sono quasi sparite a causa dell' inquinamento ma qui abbondano. Tra una lucina e un'altra arriviamo a destinazione, anche se ormai è tardi abbiamo fame! Quest'ultima compagna di viaggio immancabile quando si tratta di me e Flipper ci a compagnia, ci accomodiamo nella pizzeria sotto all'albergo, della quale prontamente segnaliamo l'indirizzo perché a parte la squisitezza di pizza, farinata, crostini e da notare la gentilezza dei proprietari. Sazi ci concediamo un meritato riposo.
DOMENICA 01-06-2008
La mattina arriva presto e noi rimontiamo in sella in direzione mare, una puntatina a Sestri Levante per il rendez-vous con Lisa e Brunello giunti al mare in macchina, qualche ora di tepore perché ahimè di sole non se ne parla! Giungono le 14,00 Flipper ed io, che non sappiam stare fermi, ripartiamo alla volta delle Miniere di Gambatesa che si chiamano così per consuetudine, infatti le persone che salivano alle miniere in cerca di lavoro (qui ai tempi si guadagnava bene.. e in caso non si partiva per il fronte) ai primi del 1900 dicevano "andiamo a gambatesa" intendendo che andavano di buon passo e le miniere che non avevano ancora un nome presero questo. Facciamo il biglietto e attendiamo la partenza della visita guidata curiosando qui e là, ci conducono in una saletta dove viene proiettato un filmato che spiega come qui viene estratto il manganese e che due minatori lavorano ancora all'estrazione. Quando questi ultimi andranno in pensione la miniera continuerà solo a scopo didattico e non più estrattivo. Veniamo dotati di cuffiette monouso da mettere sotto il classico caschetto giallo da minatore e saliamo su un trenino che ci conduce nelle viscere della terra o meglio nel cuore della montagna, l'aria si fa sempre più fresca e umida, i vagoni passano vicinissimi alle pareti rocciose e il treno produce un rumore assordante che rimbomba nel silenzio delle cavità. Dopo qualche minuto ci si ferma, siamo nella montagna abbiamo superato la maggior parte dello strato di diaspro, roccia di color rosso durissima! Da qui parte il percorso a piedi in due dei livelli principali. Procediamo nella visita guardando e apprendendo le tecniche vecchie e nuove per l' estrazione. Dopo una interessantissima ora di visita siamo nuovamente alla luce del giorno. Soddisfatti ci togliamo le vesti da minatori e torniamo motociclisti, voliamo nuovamente verso casa a sistemarci, stasera aspettiamo visite. Dopo una doccia ristoratrice, esploriamo il paesino di Arzeno che si presenta quasi deserto nella calma crepuscolare, ci troviamo immersi in un luogo silenzioso e fiorito.. pieno di lumache! Arrivano i nostri amici che cenano con noi in albergo e rimangono soddisfatti dalla qualità e quantità delle libagioni da un antipasto squisito a un dolce fatto in casa.. e dopo una serata allegra e spensierata è l'ora del riposo.
LUNEDI' 02-06-2008
Armi e bagagli e si riparte verso casa, ma prima abbiamo ancora due cose da fare: uno sterrato e la visita al Castello della Pietra. Partiamo da Villa Rosa di buon ora e ci dirigiamo verso Botasi da qui abbandoniamo l'asfalto principale e cominciamo a guadagnar una strada in salita che presto diventa sterrata.. viaggiamo tranquilli, lo strada bianca non si presenta molto impegnativa e ci divertiamo come al solito un sacco.. e anche la AT si diverte! Ripreso l'asfalto, proseguiamo tra curve e tornanti. La mattina trascorre veloce e così dopo una pausa pizza molto gradevole, ci dirigiamo verso il Castello della Pietra che come ben dice il nome è ricavato in parte nella pietra e serviva per monitorare la Via del Sale. E' posto su un'altura che a dire la verità mette a dura prova i nostri fisici scolpiti e ben allenati, ma la scalata ne vale la pena! Veniamo ripagati da un giro guidato molto interessante e un'arrampicata altrettanto impegnativa ci porta sul torrione.. da qui si vede tuta la vallata.. mozzafiato! Stanchissimi puntiamo in direzione casa.. un gelato a Voghera come premio per le fatiche e via ancora verso Milano naturalmente passando per risaie e strade alternative..
Alla prossima.. e lamps a tutti dal Flipper, dalla Morghy e dalla vecchia signora..
Morgana e flipper