VERSO IL MAROCCO..
da Milano ad Algeciras.. prima in traghetto da Genova a Barcellona, poi in moto passando per Tarragona, Valencia, Alicante, Murcia.. tutto a ovest verso Antequera per scendere a Malaga e lungo la costa raggiungere Algeciras..
Mercoledì 26 Luglio 2006 Partenza da Bareggio (MI) - Km 86.660 Maryan Il termometro dell’Africa Twin segna più di 40 gradi all’ombra: clima ideale che invoglia a bardarci di tutto punto nella nostra tenuta in cordura rigorosamente nera e partire, alla volta di Genova. Salutata la mamma con la manina guantata e collegato l’interfono, il suono del motore inizia a riempire, metro dopo metro, lo spazio che ci separa dalla nostra meta. I paesaggi familiari cedono via via il passo a scorci meno noti, che visti da dietro una visiera regalano emozioni ogni volta diverse. A un tratto l’asfalto sotto le nostre ruote si tinge di pioggia. Le visiere si sporcano giusto un po’ mentre cerchiamo, con lo sguardo stranito di due bambini, la fine dell’arcobaleno che ha magicamente colorato il cielo sopra Pavia. Le gocce sopra i caschi si asciugano in fretta, mentre il caldo aumenta nonostante ci stiamo dirigendo verso i monti della Liguria. Proseguendo per statali, attraversiamo paesini più o meno decadenti. Testimonianze di un onorevole passato nemmeno troppo lontano, rimangono i vecchi edifici dagli intonaci sbiaditi e le insegne di alberghi ormai in disuso. Entriamo a Genova dalla zone industriale: edifici tristi sotto un grigio cielo altrettanto triste, un’atmosfera desolante e un traffico stupido ci accompagnano verso il centro città. L’appuntamento con Pilla e i ragazzi del forum è miseramente saltato all’ultimo momento, così seguiamo le indicazioni e raggiungiamo il porto, con il suo odore di mare, di pesce, di sporco. Manca poco più di un’ora all’imbarco: una pizza ci riempie lo stomaco lasciandoci moderatamente soddisfatti, poi saliamo sulla nave della Grimaldi e, sistemata con tutte le dovute attenzioni la moto, ci accampiamo nel salone discoteca. Qualche capatina all’esterno in cerca di punti GPS, un simpatico intrattenimento musicale, e poi una lunga dormita. Ci svegliamo che siamo già in Spagna..
Giovedì 27 Luglio 2006 Barcellona - Km 86.850 Flipper Oggi per me è una giornata un po’ strana: sono in viaggio, sono in vacanza, eppure.. in effetti ci siamo semplicemente spostati da Milano a Genova, ed eccoci qui a Barcellona. Non c’è stato il mio abituale “tappone di trasferimento” in moto, così aspettando domani mi chiedo quando sentirò quella vocina che mi dice “si parte!”. Per oggi mi devo accontentare di visitare questa bellissima città di mare spagnola. Di solito ci piace cercare sul posto il luogo dove dormire, ma trattandosi di una grande e costosa città e avendo poco tempo a disposizione, questa volta abbiamo preferito prenotare dall’Italia. Troviamo facilmente la nostra bella pensioncina, disposta su due piani di un vecchio edificio e affacciata sulla Rambla. La moto è proprio sotto il nostro balcone e siamo addirittura dotati di ventilatore e lavandino in camera.. questa volta non ci facciamo proprio mancare nulla!! I bagni sono un po’ distanti e non proprio di recente costruzione, ma la cortesia della proprietaria, una affascinante donna non più giovanissima, rende gradevole il nostro soggiorno e ci da la soddisfazione di aver speso bene i nostri primi 50 euro. Doccia volante, una sistemata alla meno peggio ai bagagli e ci lanciamo per una lunga passeggiata: percorriamo tutta la Rambla con i suoi artisti di strada.. si respira un’aria diversa.. la gente sorride e si accalca prima da una parte poi dall’altra. Camminando camminando raggiungiamo il porto e poi continuiamo a girare, la fame comincia a farsi sentire e il mio naso comincia a far il giro dei ristoranti! Qui si, qui no.. ma qui? Si, il posto ci piace, ce lo meritiamo e così ci ritroviamo seduti al piano superiore di questo signor ristorante “Salamanca”. Simpatiche bruschette con pomodoro e olio extravergine locale ci fanno compagnia in attesa della paella.. poi tanti frutti di mare, un riso squisito quasi gratinato e un sapore superbo.. il cameriere infatti ci spiega che da loro è abitudine mettere la pentola, una volta pronto il tutto, un poco in forno così da creare una leggera crosticina.. Che bella idea! La serata prosegue con la pancia piena lungo le stradine della vecchia Barcellona.. si respira la storia in ogni angolo e in ogni momento ci sorprende vedere quanta vitalità ci sia attorno a questi vecchi muri.. Locali, cantine, birrerie e i ragazzi in giro, si cercano, si trovano e via verso un altro locale! La serata passa allegramente, domani mattina si parte direzione sud.. tanti chilometri ci aspettano, e la mia vocina comincia a farsi sentire: il tappone sta arrivando e la vacanza comincia!
Venerdì 28 Luglio 2006 Lorca - Km 87.610 Flipper Oggi non abbiamo ancora una meta precisa per dormire.. sappiamo solo che andremo verso sud e cercheremo di allungare fin quanto possibile! Scendo a caricare la moto ed ecco una piccola ma comunque brutta sorpresa, lo specchietto di destra me lo sono ritrovato sulla sella.. sfortunatamente non riesco e rimetterlo in sede nel gambo.. anzi mi rimane in mano, ahimè ci ho provato ed è andata male. Visto che di strada ne abbiamo tanta preferisco averlo intero, così cerco sulle “pagine gialle” (le hanno anche loro) un centro Honda. Carichiamo la moto, passiamo dal concessionario e partiamo in direttissima.. Barcellona non è difficile da girare a patto che si riesca ad entrare nella logica del gioco dei sensi unici.. bisogna un po’ raccapezzarsi con le svolte a destra e poi a sinistra.. e sperare di trovare il numero civico comodo! Il concessionario Honda è gentilissimo, il pezzo è disponibile (costa meno che in Italia) e me lo montano direttamente nella loro officina. Che pretendere di più? Sono le 10,30 ed il caldo comincia a farsi sentire.. ora si fa sul serio.. finalmente si parte. In poco tempo lasciamo alle nostre spalle Barcellona, poi Tarragona con il suo bellissimo castello, e continuiamo per altri 70 km circa fino ad Alcazar, dove una breve sosta ci consente di staccare i pantaloni dal fondo schiena. Il vento si fa sentire, la luce comincia a cambiare.. lì seduto vicino alla spiaggia guardo il mare e i colori sono tutti più forti.. anche i miei occhi cominciano a lasciarsi alle spalle i grigiori della mia Milano. Il viaggio prosegue veloce fino a Valencia poi, stufi dell’autostrada e del lungomare, ci lanciamo nell’entroterra prendendo la strada diretta prima a Xativa e poi a Yecla. Forse l’abbiamo allungata, forse no, ma di sicuro abbiamo abbandonato la monotonia dell’autostrada con tutto il suo traffico di auto stracariche dentro e fuori dirette come noi in Marocco. Inizia la salita: superiamo Xativa e proseguiamo per la Font de la Figuera, da qui prendiamo la statale 344 che ci porta prima a Yecla e poi ci fa attraversare la sierra del Buey e poi la sierra de la Pila. Ormai è pomeriggio inoltrato e mi sarebbe piaciuto proseguire così tra strade secondarie o comunque meno battute, ma la nostra vecchia signora ha le due spie della riserva accese e noi abbiamo la stanchezza sulle spalle.. così prendiamo per Murcia ripromettendoci che la prima pensioncina che ci aggrada sarà la sosta del giorno. Neanche a farlo apposta non troviamo nulla che ci convinca e con il serbatoio pieno e la pancia pure, decidiamo di proseguire ancora un po’. Abbandoniamo Murcia e rientriamo in autostrada, saranno le 22.00, sono stanco ma soprattutto sono felice del tappone di oggi. Il vento è sempre forte e la vecchia signora così carica tende a sbandierare. Sono sempre più a pezzi quando il cartello per Lorca ci distrae.. Maryan mi dice “o la va o la spacca” così abbandoniamo la grande via di comunicazione.. ed ecco finalmente un piccolo e onesto hotel con tanto di ricovero sicuro per la mia Africa Twin!
Sabato 29 Luglio 2006 Algeciras - Km 88.221 Flipper Oggi è un gran giorno! Primo perché è il mio compleanno, poi perché la tappa di oggi toccherà la punta praticamente più a sud della Spagna. Ci aspettano circa 600 km e l’Africa Twin intona il suo rombo. Prendiamo per Granada, proseguiamo per Loja poi per Osuna.. Guardando la cartina il giro sembra un po’ strano.. ma insomma il giorno del mio compleanno non posso fare solo ed esclusivamente autostrada.. ne va del mio rispetto e così una volta superata Archidona rimaniamo sulla A92 fino al bivio per Campillos ed Oliera.. infatti è proprio dal primo di questi ultimi due paesi che parte una bellissima strada panoramica, la C341, che ci porterà praticamente ad Algeciras.. Prima di cominciare la discesa verso il mare decidiamo di fermarci in questo altopiano dove un vento caldissimo porta con sé l’odore di ulivi lontani. Una specie di autogrill ci dà la possibilità di recuperare le forze, una bella lavata di faccia e due bocadillos al prosciutto con il pane bagnato con una squisita salsa di pomodoro e olio locale mi fanno dimenticare la stanchezza.. Maryan sembra contenta e anche lei recupera in fretta.. Un centinaio di chilometri o poco più ci separano dalla meta di oggi e così, fatto il pieno, ripartiamo. Il vento è sempre più forte ma l'Africa Twin pennella le curve ed ogni tanto l’asfalto cede il passo a brevi tratti di sterrato. Attraversiamo così la Serranía de Ronda poi passiamo Gaucín. La strada comincia a essere in discesa e dopo una sessantina di chilometri ci ritroviamo finalmente sulla litoranea. Ed ora cosa facciamo.. Maryan Raggiungiamo l'ostello di Algeciras, decisamente fuori dal centro abitato ma dotato di piscina e terrazza con vista sull'Africa. Facciamo il bucato stendendolo qua e là nella camera, come è nostro solito. L'acqua della piscina è decisamente invitante, così non ci neghiamo il piacere di una nuotatina e di un po' di relax sotto questo caldo sole spagnolo. Questo genere di cose però ci annoiano parecchio, soprattutto sapendo di avere mille cose da vedere piuttosto che poltrire sotto un ombrellone.. e così passa davvero poco tempo e ci ritroviamo di nuovo in sella alla volta del porto, per informarci sulla traversata dello stretto che ci aspetterà domani. All'ingresso dell'agenzia marittima ci vengono incontro diverse persone invitandoci ad entrare ognuno nel proprio ufficio. Ci accodiamo a uno dei tanti e sperando di non farci fregare acquistiamo i biglietti di andata e ritorno per noi e la moto (192,60 €). Le partenze sono ad ogni ora: converrà arrivare presto domattina e con già i biglietti in mano sfruttare uno dei primi traghetti. Dopo il dovere, arriva il piacere. Siamo talmente vicini che è un peccato non fare una capatina a Gibilterra. Attraversata la frontiera ci ritroviamo in una surreale atmosfera: non è più Spagna, quella attorno a noi, ma Inghilterra.. e tutto lo lascia intendere: i volti della gente, lo stile degli edifici, le insegne dei negozi.. i prezzi della benzina ai distributori, decisamente convenienti ma espressi in sterline. Percorriamo straniti le vie che si arrampicano sulla montagna, con l'idea di andare a vedere le famose scimmiette di Gibilterra, ma è tardi e i cancelli sono ormai chiusi. Puntiamo allora al Faro della Punta d’ Europa e mentre il sole tramonta a ovest, guardiamo a sud la costa del Marocco al di là dello stretto, semicoperta dalla foschia. E con la mente siamo già là, in terra d'Africa. Fatta benzina usciamo da questo angolo di Inghilterra e torniamo tra gli spagnoli in cerca di qualcosa da mangiare e di una sangria di quelle buone, dal momento che da domani, in Marocco, l'alcol sarà decisamente bandito. Giriamo senza meta sperando nel solito colpo di fortuna che ci fa trovare il posticino giusto per caso, girando l'angolo. Ma questa volta la fortuna proprio non ci ascolta,e dopo innumerevoli giri a vuoto ci accontentiamo di un posto mediocre e senza sangria. Ma quando lo stomaco si lamenta..
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